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21 Marzo 2018 - 11:12
Nemmeno due anni fa Luciana Trombadore sorridente con Beppe Valesio e Daniela Gatti
Un piccolo terremoto s’è abbattuto la scorsa settimana sul Comune di Brusasco. A meno di due anni dalle ultime elezioni amministrative, il sindaco Luciana Trombadore ha sfiduciato il suo vice, Beppe Valesio, togliendogli deleghe ed incarico.
Al di là delle dichiarazioni di circostanza che il sindaco ha affidato ad un comunicato stampa diffuso nel gruppo facebook “Comune di Brusasco”, all’origine della decisione ci sarebbe proprio il venir meno del rapporto di fiducia tra Trombadore e Valesio.
“La decisione è maturata anche da un confronto con la maggioranza e dall’esigenza di attuare un ricambio all’interno dell’organo esecutivo di questa Amministrazione Comunale, coinvolgendo altri componenti della lista Vivi Brusaco e Marcorengo - ha scritto Luciana Trombadore -. L’esito di tale riflessione non esime dall’esprimere apprezzamento e gratitudine per l’attività espletata dal consigliere Giuseppe Valesio, considerando che il lavoro svolto in questi mesi è stato positivo e portato avanti dallo stesso, con il chiaro obiettivo di salvaguardare il bene del paese e del territorio”.
Sì ma... Ma c’è dell’altro, non fosse che la decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche per lo stesso Valesio, che verrà sostituito in Giunta dal consigliere comunale Fabio Cima, cui vanno le stesse deleghe del suo predecessore. “Perché sono stato sfiduciato?”: si domanda, e domanda al sindaco, lo stesso Valesio, nella lunga lettera aperta ai cittadini che pubblichiamo in questa pagina.
In attesa di capirne qualcosa di più, magari nel prossimo Consiglio comunale, la decisione di Trombadore cambia, e non di poco, lo scenario politico amministrativo: Valesio, infatti, pare non essere intenzionato a dimettersi da consigliere comunale e, anzi, costituirà un gruppo misto in seno al Consiglio. Non sarà all’opposizione, ma quasi. E la maggioranza, ora, rischia di essere “risicata”: sei contro quattro.
“Pur non volendo entrare nel merito delle convulse dinamiche della maggioranza, ritengo estremamente grave ed anomala tale azione, a meno di due anni dall’insediamento - commenta Giulio Bosso, consigliere di opposizione di Progettiamo per Crescere -. Esprimo a Beppe la mia solidarietà, a prescindere dal ruolo che ora vorrà ritagliarsi in seno al Consiglio Comunale.
Dopo le dimissioni del capogruppo Murer, e ora la cacciata del vicesindaco, persone entrambe disponibili al confronto e al dialogo, mi auguro, per il bene di Brusasco e Marcorengo, che l’unicità intoccabile del pensiero sindacale venga presto intaccato. La situazione del Comune di Brusasco ha raggiunto livelli di inefficienza e lentezza gestionale che mai aveva conosciuto in passato, evidenziati ancor di più dal fatto che c’è sempre più confusione dei ruoli tra chi dovrebbe prendere decisioni e chi le dovrebbe attuare”.
“Sorrido perché anche questo cambio segue altri, sia nell’ammnistrazione che guida il paese sia in minoranza. E’ la prova che l’unico gruppo saldo è il nostro - commenta Anna Marolo capogruppo di Per Brusasco e Marcorengo -. Continuiamo a rimanere dietro le quinte, a guardare: noi operiamo per i cittadini che ci hanno eletti e per il bene del nostro paese, costruendo e non manovrando le cose...”.
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