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21 Marzo 2018 - 11:03
E’ polemica a Torrazza per la vendita dell’ecocentro a Seta, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in tutto il chivassese.
Dopo l’annuncio in Consiglio comunale risalente a circa un anno e mezzo fa, il sindaco Massimo Rozzino ha ceduto la struttura per 95 mila euro.
Una decisione presa insieme al collega Miriam De Ros. Quando l’ecocentro è stato realizzato, il Comune di Rondissone aveva infatti investito una quota pari al 40 per cento più i terreni, che sono di loro proprietà nonostante ricadano sul territorio torrazzese. Dall’altro lato, Torrazza aveva versato il 60 per cento, circa 64 mila euro. Con la vendita ne guadagnerà 95 mila.
L’idea non è piaciuta per niente al consigliere di minoranza, Davide Bugli, che teme l’arrivo di una nuova discarica.
Appresa la notizia è subito andato in escandescena.
“Durante un Consiglio comunale alla fine del 2016 - esordisce -, l’amministrazione ha annunciato di voler vendere l’ecocentro a Seta per una cifra pari a 40 mila euro. Oggi, ne sono arrivati 95 mila e mi chiedo quale sia la motivazione di questo aumento”.
La sua preoccupazione maggiore è cosa potrà accadere adesso su quell’area.
“Abbiamo già una centrale a biomasse, una discarica e le ex cave Cogefa. Stiamo dando a Seta la possibilità di avere il controllo totale sui nostri rifiuti. D’ora in poi il Comune non potrà più decidere nulla di quello che avviene là dentro”.
Quindi continua: “Altro che amministrazione ambientalista, con la vendita dell’ecocentro, si aprono le porte ad una nuova discarica. Anzi gliele si spalancano proprio. Oggi, qui, vengono già conferiti rifiuti che vengono classificati come pericolosi ed io mi sento in dovere di sensibilizzare questa amministrazione perchè il nostro territorio non venga più violentato”.
Il timore del consigliere è che i proprietari dei terreni intorno all’ecocentro siano disposti a vendere le loro parti a Seta anche per solo 20, 30 mila euro.
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