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20 Marzo 2018 - 11:01
Sembrerà incredibile dirlo oggi, a così pochi anni di distanza dalla sua costruzione, ma non se ne può proprio più fare a meno. Ebbene sì! Il nuovo tribunale costruito nell’area ex Montefibre e inaugurato in pompa magna nel novembre del 2016, fa già acqua da tutte le parti. Proprio nel senso che si allaga ogni volta che piove o, se si preferisce, piove un po’ più di ciò che è considerato normale. Succede in alcuni locali situati nel piano sottotetto e quando capita, semplicemente non si usano più.
Ma c’è dell’altro da segnalare ed esiste già una cirostanziata denuncia del consigliere comunale di Ivrea Alberto Tognoli. Per esempio a proposito del parcheggio oggettivamente insufficiente. Poteva bastare prima che si costruisse lì di fianco il nuovo poliambulatorio, ma adesso, quando gli uffici giudiziari sono a pieno regime è sempre off-limit. E lo sanno bene i tanti avvocati e quei cittadini che si sono ritrovati con la multa sul parabrezza per aver lasciato l’auto lungo la strada, non prima d’aver perso minuti preziosi alla disperata ricerca di uno stallo. Insomma ride solo “Ivrea Parcheggi”.
“Presenterò un’interpellanza al sindaco al prossimo consiglio comunale - preannuncia Tognoli - gli chiederò che cosa sta facendo o si è fatto per risolvere questi problemi...”.
Finita qui? Neanche per idea. La madre di tutte le “vergone” è infatti la capienza. Il palazzo di giustizia è troppo piccolo e le aule e gli uffici proprio non bastano per gestire una mole di lavoro che non è paragonabile a quella di nessun altro tribunale del Piemonte, a parte Torino.
“Un lavoro - aggiunge Tognoli - proporzionato ai circa 560 mila abitanti del territorio di riferimento...”. Insomma delle due due l’una. O si rimpicciolisce l’area di competenza limitandola all’eporediese e non anche al ciriacese, al chivassese e al settimese, o si dovranno trovare altri edifici e lo si dovrà fare anche abbastanza in fretta.
Infine, ciliegina sulla torta venuta male, c’è lei la “guardiania” costruita senza alcuna autorizzazione, quindi un abuso edilizio. Ed è, manco a dirlo, proprio lì, all’ingresso, a fare bella mostra di sè. Anche su questa Alberto Tognoli sta aspettando, da tempo immemore, una risposta dal sindaco.
“Sarà anche vero - ci dice - che è poi stato rilasciato un permesso di costruzione in sanatoria con relativo pagamento di circa 6 mila euro, ma resta un abuso, non foss’altro che nei documenti presentati si descrive una pensilina di collegamento tra la guardiania e il tribunale che ancora non c’è...”.
Insomma, come si fa a sanare un abuso che c’è sommandolo ad un abuso che ancora non è stato commesso.
“Non è possibile e ci sono decine di sentenze del Consiglio di Stato che lo dicono... - alza le braccia al cielo il consigliere comunale - Ritengo che la vicenda sia incresciosa. Che proprio nel luogo dove si amministra la Giustizia si possa annidare un’infrazione ai regolamenti edilizi e si possa configurare, per conseguenza, un potenziale reato, lascia esterrefatti....”.
E in verità se Tognoli alza le braccia in molti hanna alzato le spalle. Lo han fatto, tanto per cominciare tutti quelli a cui lui ha segnalato la vicenda, a cominciare dal sindaco, passando per il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Procuratore Generale Marcello Maddalena ed il Procuratore Capo di Ivrea Giuseppe Ferrando.
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