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01 Marzo 2018 - 15:45
Cos’è un verbale? A cosa serve? Il dizionario dice che è “un documento che registra le dichiarazioni orali rese durante un’assemblea o le attestazioni dello svolgimento di un fatto”. Quindi, per esempio, se si riunisce una commissione comunale, il verbale dovrebbe riportare cosa hanno detto i presenti, cosa si è deciso, come e perché.
Al Comune di Saluggia nel tardo pomeriggio dell’8 febbraio si è riunita la Commissione Elettorale per nominare gli scrutatori in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Stavolta la convocazione è stata regolare, annunciata con due giorni d’anticipo: non come l’anno scorso, quando per le amministrative l’avviso fu pubblicato all’albo pretorio - violando la legge - il giorno stesso della riunione (e infatti, su segnalazione di un cittadino, se ne sta occupando il Ministero dell’Interno, ed è possibile che quelle elezioni vengano invalidate).
Riunione della Commissione, dunque: la presiede il sindaco Firmino Barberis, per la minoranza c’è il membro effettivo Filippo Stramaccioni, per la maggioranza dovrebbero esserci Nicolò Papotto e Christian Mazzetti, ma quest’ultimo marca visita e viene sostituito dal supplente. E chi è il supplente? Indovinato: il vicesindaco Libero Farinelli.
Come si è svolta la riunione? Il presidente ha proposto un metodo di selezione degli scrutatori e i membri ne hanno discusso? Lo si dovrebbe capire leggendo il verbale. E invece no: il verbale - redatto dal Segretario comunale Antonella Gaiato - è fatto di due righe, che riportiamo testualmente: “Stramaccioni propone il sorteggio, ma visto che le proposte della maggioranza vanno nella direzione del regolamento proposto, è disponibile a votare all’unanimità”. Segue l’elenco dei prescelti, suddivisi nelle quattro sezioni.
Per capire il telegramma della Gaiato - che evidentemente non è pagata in base al numero di righe dei verbali che scrive - è necessaria una spiegazione. Negli ultimi anni gli scrutatori sono stati nominati, per la quasi totalità, dal consigliere Libero Farinelli, sulla base di criteri imperscrutabili noti a lui solo. Nel dicembre scorso, in Consiglio comunale, il gruppo di minoranza “Un’altra Saluggia è possibile” ha proposto l’approvazione di un regolamento per la nomina degli scrutatori, con l’obiettivo di dare priorità a disoccupati, studenti o persone a basso reddito, in modo che possano portare a casa qualche euro. La proposta non è stata nemmeno discussa: il Segretario Gaiato, infatti, si è opposta: perché - ha declamato - «la legge ha posto sullo stesso piano coloro che si propongono per fare gli scrutatori», non devono esserci discriminazioni, non si può violare «il principio della “par condicio” tra i richiedenti» e «occorre la massima trasparenza nelle nomine». Parbleu!
Ebbene: alla prima occasione, con il Segretario Gaiato presente e verbalizzante, cosa succede? Che sulle nomine non c’è alcuna «trasparenza», perché il verbale della Commissione non spiega in base a quale criterio sia stato scelto chi domenica 4 marzo sarà ai seggi. Par di capire che non si sia sorteggiato tra gli iscritti all’albo (unico modo per porre tutti «sullo stesso piano», per dirla con la Gaiato), ma che - con un accordo Farinelli-Stramaccioni - gli scrutatori siano stati scelti andando «nella direzione del regolamento proposto»: ullallà, proprio quel regolamento che la Gaiato aveva bollato come inapplicabile perché discriminatorio.
Ora: il problema non è che Farinelli continui nella nota clientelare pratica di mettere ai seggi gli amici suoi. Il problema è che la minoranza glielo lasci fare, e che si acconci a questo metodo. Ma, soprattutto, il problema è un Segretario comunale che formalmente bacchetta le possibile «discriminazioni» e poi, nella pratica, accetta che fra gli aspiranti scrutatori ci siano i sommersi (quelli che si iscrivono all’albo sperando di essere chiamati ma non hanno appoggi politici) e i salvati (quelli designati in combutta tra Farinelli e Stramaccioni, con criteri noti solo a loro). Poi, comunque, l’importante è che dal verbale - nella «massima trasparenza»: vero, Gaiato? - non si capisca cos’è successo.
Quindi ai seggi ritroveremo le stesse fortunate che c’erano già un anno fa: Marta Anselmino, Greta Biganzoli, Giulia Briccarello, Francesca Cassolaro, Roberta Hall e Marta Viasco. E se qualcuno dei “titolari” rinunciasse, tra i possibili sostituti fra cui pescare... ecco che i primi quattro sono quelli che la volta scorsa erano titolari: Marco Alberto Strassner, Andrea Magagna, Marinella Demaria e Ivan Sosso. Come nel Napoli di Sarri: giocano sempre gli stessi. Poi ci sono gli “sfigati” tipo Roberto Virardi e Francesco Calderone, che mister Farinelli mette sempre in fondo alla lista dei sostituti e che ai seggi probabilmente non vedremo mai. “Par condicio” un par de palle, e la Gaiato zitta.
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