CORIO. Scuola, è lite per il regalo alla maestra.

I genitori dei bambini della scuola elementare di Benne vogliono fare un regalo alla maestra per la fine dell’anno scolastico ma sul bigliettino di auguri compariranno soltanto i nomi delle famiglie che hanno partecipato all’acquisto. Un modo per rispettare chi ha onorato l’impegno o un modo per umiliare chi invece non metterà i 20 euro della quota, per motivi di difficoltà economiche o personali che siano? La questione sta facendo discutere da giorni le mamme e i papà della scuola del piccolo paese. C’è chi denuncia i comportamenti denigratori nei confronti di “chi è in difficoltà”, chi invece paragona la questione al diritto al panino in mensa, chi arriva pure a parlare di razzismo. “Sono comunque certa che se qualcuno avesse reali problemi ad affrontare tale spesa me ne parlerà in privato - ha scritto la rappresentante dei genitori in una chat di Whats App aperta a tutti i genitori dei bambini - e fra tutti troveremo una soluzione. Non credo che si possa proprio parlare di razzismo in quanto nessuno vuole punire una razza o un particolare colore della pelle ma esclusivamente una cattiva abitudine di comportamento purtroppo non sempre imputabile a reali difficoltà economiche”. Ma proprio come è accaduto per il diritto al panino, per cui le famiglie hanno potuto scegliere se mandare il proprio figlio a mensa o mandarlo a scuola con il pasto portato da casa, anche in questo caso la discriminazione non potrebbe essere superata facendo scegliere alle famiglie che quota versare per un regalo?