“Dove trovo il tempo per fare tutto? Non lo so, a volte me lo chiedo anche io....”. Sorride, e gli occhi grandi scuri le si illuminano a pensare a ciò che l’aspetterà, fra pochi giorni. Manuela Livoni, 39 anni, è una mamma di tre figli: un maschio adolescente e due femmine, più piccole. Vive a Castelrosso con il suo compagno, con cui condivide anche il lavoro nell’azienda di famiglia, l’Ecotecnica, specializzata nella realizzazione ed installazione di impianti fotovoltaici. Come tante mamme, e soprattutto come una mamma di tre bambini può essere, tra casa e lavoro, lavoro e casa, è impegnatissima. Eppure... Eppure giovedì sera all’ora dell’aperitivo, all’XXL Cafè di piazza Del Castello, brinderà, sorriderà e scatterà foto alla sua nuova avventura. Manuela Livoni è infatti la referente chivassese di “L’Alveare che dice sì!”, una startup nata nel 2016 e incubata presso Treatabit, il percorso per le startup digitali dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino. “Avevo costituito con altre mamme chivassesi un piccolo gruppo di acquisto solidale - spiega, sempre con il sorriso sulle labbra - poi quando ho saputo dell’esistenza dell’Alveare, è scattata una scintilla...”. Era solo due mesi fa. E da giovedì il social network dei gruppi d’acquisto 2.0 sbarcherà anche a Chivasso. Ma che cos’è “L’Alveare che dice sì!”? “E’ un progetto che ha origine in Francia nel 2011 col nome di ‘La ruche que dit oui’, e che nel paese transalpino ha ottenuto un enorme successo: ad oggi sono più di ottocento gli alveari presenti Oltralpe. In Italia, nel primo anno, sono già sorti oltre cento Alveari su tutto il territorio nazionale - spiega Manuela Livoni -. Combinando tecnologia e agricoltura sostenibile, il progetto intende portare anche in Italia il nuovo modo per fare la spesa: tramite la piattaforma www.alvearechedicesi.it, produttori locali e consumatori si uniscono per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero”. Insomma, un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la cosiddetta “sharing economy”. Unendo agricoltori, cittadini consapevoli e innovazione digitale, “L’Alveare che dice Sì!” si presenta come una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali, per dar vita ad un modello di impresa sociale. “La piattaforma di vendita favorisce gli scambi diretti fra agricoltori locali e comunità di consumatori, che si ritrovano una volta alla settimana creando piccoli mercati temporanei a Km 0, conosciuti come Alveari - continua la referente chivassese -. Il funzionamento è semplice. I produttori locali presenti nel raggio di 250 km si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, carne, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito posso acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma. Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. Lo spirito però è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano”. All’iniziativa hanno già aderito una decina di produttori del chivassese - da Caluso, Mazzè, Sciolze, Chieri, Livorno Ferraris e, ovviamente, Chivasso - mettendo a disposizione frutta, verdura, carne, formaggio ma anche biscotti, funghi, conserve o vini. L’occasione per conoscerli tutti, scoprire l’Alveare e parlare con Manuela Livoni è per il 4 maggio dalle 18 all’XXL Cafè, dove ogni giovedì dalle 18 alle 19 avrà luogo la distribuzione.
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