Sono o non sono opere d’arte? Tutta la città s’interroga, osservando con un punto interrogativo stampato in fronte quei disegni sulla parete in paramano di piazza Del Castello, poco distante dalle mura storiche. Ora che i progetti del sindaco Libero Ciuffreda e dell’assessore all’Urbanistica Massimo Corcione stanno prendendo forma, ci si domanda: che sono? “L’arte non è mai volgare, ha sempre uno scopo, una finalità alta, anche quando non riusciamo a cogliere subito quello che ci vuole comunicare”, spiega il vice sindaco Corcione, che evidentemente ha bene in testa quale sia la differenza tra l’arte e tutto il resto. In piazza Del Castello è praticamente completata l’ultima l’opera degli “street artists” di Truly Design: il murales raffigura una donna di spalle alla finestra, la piramide di Cheope, una piramide astrale che contiene immagini terrene, un pianeta (forse). Tutto molto interessante. Più che il significato dell’opera, certamente di valore, ci si chiede però: che c’azzecca con Chivasso? Boh! Qualcuno, forse Corcione, ce lo spiegherà. Intanto proprio oggi, martedì 21 marzo, partiranno i lavori per altri murales che verranno realizzati sui muri abbandonati del “MoviCafè”. Qui nove artisti, che vantano interventi nelle maggiori città europee daranno sfoggio della loro arte. Il gran finale del progetto è invece previsto per sabato 1 e domenica 2 aprile, con la “jam session” di oltre venti writers sul muro perimetrale del campo sportivo “Paolo Rava”. Et voilà, sarà così completato il progetto che l’amministrazione Ciuffreda ha avviato qualche anno fa con i disegni sulle pareti del liceo Isaac Newton e della biblioteca Movimente. Chivasso sarà finalmente più bella? Ai posteri l’ardua sentenza. Resta il fatto che, come la maggior parte delle cose - ma non tutte - anche queste opere hanno un costo. Per i murales che stanno comparendo in questi giorni, alla fine del 2016 la Giunta comunale aveva deliberato un contributo di circa dieci mila euro. Non era, quella, la prima volta che si decideva di finanziare la “street art”: nel dicembre 2014 la stessa Giunta decise infatti di erogare un contributo di 5.534 euro all’associazione Alternative Karming per promuovere questa forma d’arte, scatenando, tra l’altro, le polemiche dell’opposizione, dal centrodestra al Movimento 5 Stelle, perché in quell’associazione c’era il figlio del sindaco. Una scelta, quella di finanziare la “street art”, in controtendenza rispetto a molte altre realtà italiane, dove questa forma d’arte è assolutamente gratuita. I Comuni mettono a disposizione gli spazi, gli artisti la loro inventiva.
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