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BRUSASCO. L’Unione del Trincavena così non serve a nulla

Chiedono lo scioglimento dell’Unione del Trincavena i consiglieri comunali di opposizione di Brusasco. Lo chiedono pubblicamente, ma anche formalmente con una mozione a firma della capogruppo di “Progettiamo per Crescere - Brusasco e Marcorengo”, Isabella Agusta, che dovrà essere discussa nel prossimo Consiglio comunale. “Dalla sua costituzione, l’Unione non ha prodotto nulla - inforca Agusta, prima firmataria del proposta di deliberazione che verrà sottoposta al sindaco Luciana Trombadore e ai suoi -. Intanto, perché l’Unione ad oggi non ha un presidente: era Corsato, ma resta in carica due anni e non esiste una norma statutaria che lo proroghi automaticamente in quel ruolo. Inoltre, non si è mai formata la Giunta dell’Unione nè il Consiglio è stato dotato di un regolamento. S’aggiunge il fatto che il Comune di Brusasco ha recentemente scelto di avviare due dei servizi associati fondamentali, quello dell’Ufficio Tecnico e quello della Polizia municipale, attraverso lo strumento della convenzione sulla persona e non della convenzione sul servizio in Unione: il che vuol dire che anche alla Giunta Trombadore non interessa stare nell’associazione. Finora l’amministrazione di Brusasco ed anche le altre amministrazioni nulla hanno fatto per sollecitare il vero avvio dei lavori dell’Unione: né è la prova, l’avvio di Convenzioni ad personam con i Comuni dell’unione stessa anziché l’attivazione dei servizi per l’esercizio associato delle funzioni interne all’Unione individuate nell’articolo 5 dello statuto”. Dunque, a che pro tenere in piedi l’Unione? Sulla stessa lunghezza d’onda anche Carlo Giacometto e Anna Marolo, consiglieri di opposizione della lista “Per Brusasco e Marcorengo”. “Poichè il nostro gruppo consiliare ha espresso uno dei rappresentanti del Comune di Brusasco all’interno del Consiglio dell’Unione - commentano Giacometto e Marolo -, anche se, incredibilmente, da luglio ad oggi la sua elezione e quella degli altri consiglieri brusaschesi non è mai stata convalidata a causa del persistere dello stallo amministrativo su questo versante, abbiamo ritenuto di interpellare la Regione Piemonte in merito alla scelta di gestire in maniera associata le funzioni di polizia municipale e ufficio tecnico tramite convenzione con il Comune di Cavagnolo, per poterne valutare l’efficacia giuridica in presenza di un Unione comunale che dovrebbe avere proprio quella finalità. Peraltro, la nostra posizione sull’Unione del Trincavena è nota fin dalla campagna elettorale: già un anno fa, infatti, avevamo sottolineato l’inutilità di un ente che, allora come oggi, non ha prodotto alcun beneficio alla collettività. Responsabilmente, riteniamo però che si debbano trovare le soluzioni per rendere più efficace, efficiente ed economico il governo del territorio. E su questo terreno intendiamo misurarci”.
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