Una nuova convenzione per la Polizia Municipale del comandante Michele Cassano. Solo che nessuno, nemmeno il comandante Michele Cassano, lo sa. Sarà che fare il vigile part - time un po’ qui ed un po’ a Monopoli, in Puglia, con cui si divide a lungo andare stanca. Sarà anche per le mille mille cose da fare e da pensare su e giù per l’intero stivale. Ma, forse, qualcuno, in via Siccardi s’è scordato, o non si vuole ricordare, della parola data a certa amministrazione comunale. Come, ad esempio, quella di Lamporo, nel vercellese. Seicento anime malcontate in mezzo alle risaie non avranno, a partire dal 31 dicembre, il servizio di Polizia munipale perchè, quattro chilometri più in là, il sindaco di Crescentino, Fabrizio Greppi, ha scelto di sciogliere con i vicini la gestione associata. Ed è così che il primo cittadino lamporese, Claudio Preti, si è trovato a dover bussare alle porte di diversi Comuni, vicini e lontani, per stipulare una nuova convenzione. L’ha fatto con Livorno Ferraris, l’ha fatto con Saluggia, sempre nella provincia vercellese. L’ha fatto anche con la nostra città quando pensava di ricevere l’ok dagli altri e invece la risposta è stata “nisba”. “Chivasso si è detto subito interessato alla nostra proposta - ha spiegato il primo cittadino di Lamporo, Claudio Preti -. Nonostante si tratti di un incarico a scavalco e sia difficile trovare qualcuno disponibile a ricoprirlo, da Chivasso ci hanno mostrato subito la loro disponibilità”. Tanto che, nei giorni scorsi, due civich chivassesi sono andati a farsi un giro, informale per carità, nel comunello vercellese. “Ancora la firma ufficiale non c’è e tante sono ancora le cose da decidere ma speriamo, entro la fine dell’anno, di riuscire ad avere una convenzione nuova”. E dal chivassese che si dice? In realtà, da via Siccardi e da Palazzo Santa Chiara sono caduti un po’ tutti, ed un po’ tanto, dalle nuvole. Il comandante Michele Cassano ha detto che non ci sarebbe alcun progetto di convenzione in corso. “Sulla mia scrivania non ho trovato nulla - dice. Per aggiungere -. Poi, un comune di nome Lamporo, io non sapevo nemmeno che esistesse”. Lo stesso avrebbe più o meno dichiarato il sindaco Libero Ciuffreda. Che a precisa domanda del consigliere di minoranza lamporese Salvatore Sellaro, suo compagno di lotta nel periodo dei Verdi e volto conosciuto nella nostra città, avrebbe consigliato al vercellese di chiedere spiegazioni, anche lui, al comandante dei civich. Nel tentativo di capire quale sia la verità, la questione verrà affrontata mercoledì in Consiglio comunale a Lamporo. Sull’argomento, sempre lo stesso Sellaro ha infatti protocollato un’interrogazione.
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