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CHIVASSO. Suolo pubblico vietato per... “cani e gatti”!

Non ha fatto presagire nulla di buono a tutti quelli che, sabato mattina andavano e venivano dai banchi del mercato per fare la spesa. Un pezzo di cartone tagliato alla meno peggio e tenuto in piedi su una vecchia sedia di legno.

“Il Comune di Chivasso non ci ha permesso di mettere il solito banchetto. Cani e gatti non ringraziano…”, la scritta nero su bianco un po’ sgangherata sulla carta. Ai suoi piedi, una cassetta per le offerte e un mazzetto di depliant in parte portati via dal vento.

La firma è quella di Algeo Brandino. E di buono da dire non ha proprio nulla. Anzi. Il presidente del Cucciolo onlus, che da sempre si prende cura dei gatti e anche dei cani abbandonati e maltrattati, ha iniziato la sua crociata contro l’amministrazione comunale di Chivasso.

Non bastasse il fatto che da Palazzo Santa Chiara non arrivi da anni un becco di quattrino come contributo all’associazione,  il sindaco Libero Ciuffreda stavolta ha proibito a Brandino di mettere il solito banchetto per la raccolta delle offerte da destinare ai poveri animali.

Quello che ogni ultimo sabato del mese è possibile incontrare sotto i portici di via Torino, appena prima di arrivare al foro.

Il motivo? Presto detto: Pare che le domande per l’utilizzo del suolo pubblico, da parte del presidente dell’associazione chivassese, venissero fatte con troppo poco preavviso. Almeno, questo è quanto gli è stato detto dai vigili urbani, per telefono.

“Come sempre - ha inforcato Brandino - lunedì ho presentato la domanda per posizionare il banchetto. Di solito vado a ritirarla il venerdì ma questa volta ho ricevuto una telefonata da parte dei vigili”.

“Mi hanno detto - continua - che avevo presentato la richiesta in ritardo e che non potevano darmi il permesso perché non ho pagato i bolli. Io dico: sono 12 anni che metto il mio banchetto sotto i portici e nessuno mi ha mai chiesto di pagare nulla. Ma lo sa il Comune che le Onlus sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo?”. Evidentemente no. Com’è evidente che non è a conoscenza del decreto legislativo numero 460 del 4 dicembre 1997 che disciplina la materia tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale - le cosiddette onlus - esentandole dal pagamento del bollo.

“Per la richiesta in ritardo posso pure adeguarmi - fa sapere Algeo Brandino - e in questi giorni andrò già a fare la domanda per la fine del mese prossimo. Diversa è la questione per il bollo, in quanto io sono in regola”. Ecco quindi la decisione di protestare senza però rinunciare alla raccolta delle offerte.

E pare che dalla sua si siano schierati anche tutti i chivassesi e non solo che sabato mattina hanno letto il suo messaggio. “I cittadini sono arrabbiati per la decisione che ha preso il Comune - conclude Brandino -. Lo dimostra il fatto che ho portato a casa più offerte l’altro giorno che nei giorni in cui ho messo il banchetto”. Un bel messaggio agli uffici di Palazzo Santa Chiara…

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