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TORINO. Una fretta sospetta…

Qualcosa è andato storto nelle ultimi elezioni a Torino. Il capoluogo piemontese doveva restare saldamente in mano al centrosinistra ma qualcosa è sfuggito dalle loro mani. L’intesa tra destra e sinistra poteva ancora funzionare se non ci fosse stato il Movimento 5 Stelle a interrompere questo stallo che dura da diversi anni. Nelle amministrative del 2006, sempre nel capoluogo piemontese, il centrosinistra candidò il piemontese Sergio Chiamparino e il centrodestra Rocco Buttiglione. Nel 2011 il centrosinistra puntò su un altro piemontese famoso, Piero Fassino, contro uno sconosciuto Michele Giuseppe Coppola. L’ultima candidatura, quella di Osvaldo Napoli, conferma questa nostra ipotesi. Proprio così, disposti a perdere in qualcunque altro comune ma non a Torino. Lo si comprende anche guardando quanto accaduto in assemblea pubblica di ATO3 di venerdì scorso. Un incontro al quale ho avuto l’onore di poter partecipare in qualità di delegato rappresentante della Sindaca della Città Metropolitana di Torino. L’ATO3 è l’ente che si occupa dell’organizzazione del servizio idrico integrato di tutta la Città Metropolitana. Un giorno prima dell’insediamento di Chiara Appendino il vecchio presidente delegato convocava l’assemblea senza consultare il nuovo Sindaco metropolitano. Una fretta “sospetta” per la nomina del nuovo Presidente dell’ente. E nonostante avessero già approvato un piano d’investimenti per i prossimi anni – dove non si fa alcun riferimento della mancata fatturazione di oltre il 40% dell’acqua estratta dal sottosuolo perché persa in un sistema colabrodo – si inventano che l’assenza del Presidente avrebbe bloccato tutti i lavori sui territori. Incredibili. E dopo essersi fatti i compliementi da soli, i delegati – tra i quali i Sindaci Paolo Cugini e Libero Ciuffreda – propongono la proroga dell’attuale presidente delegato: Alberto Avetta. L’unica persona, a loro dire, che averebbe potuto garantire continuità nell’esecuzione dei lavori... c’è lo vediamo già al fianco degli operai della SMAT. Tra le tante balle raccontate, quella del presidente “pala e picco” ci mancava! Una proposta inaccettabile, considerati anche i risultati ottenuti in questi anni. Il Presidente di ATO3 sarà eletto dopo settembre (come è sempre successo nel passato) e i lavori partiranno regolarmente perché già pianificati. Ci hanno provato e cercheranno ancora di prendere per il naso i cittadini. Se vogliamo dare un futuro a questo paese non basta aspettare e sperare, occorre partecipare! Che ognuno si impegni in prima persona se vuole che le cose cambino, perché solo insieme possiamo farcela!

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