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29 Luglio 2016 - 09:52
L’architetto Giorgio Giani è il coordinatore dei progettisti della terza versione del progetto Wastend, appena depositato in Città Metropolitana. Il progetto si propone esplicitamente un ampliamento della discarica “Chivasso 3”. Nel 2008 l’architetto Giani pensava esattamente il contrario: la discarica Chivasso 3 non avrebbe dovuto essere ulteriormente ampliata. Allora non lavorava ancora per SMC. Era assessore all’urbanistica nell’amministrazione provinciale presieduta da Antonio Saitta. Con i colleghi assessori firmò la famosa delibera “stop ampliamenti della Chivasso 3” (DGP 31 del 29/072008). Essa esprimeva bensì parere positivo su un ampliamento della vasca, ma riteneva che quello dovesse essere l’ultimo perché il territorio era già stato abbastanza massacrato: “considerata l’elevata pressione delle discariche di Regione Pozzo sul territorio circostante, l’ampliamento della discarica di Chivasso 3 dovrà considerarsi conclusivo e finalizzato al recupero della discarica stessa”.
Da assessore l’architetto era consapevole che il territorio intorno alle discariche non ne poteva più. Passato al servizio di SMC propone un ampliamento della discarica... Eppure nel frattempo la situazione è peggiorata: inquinamento delle falde acquifere, incendi del 2009 e del 2014, dispersione di metano nel sottosuolo...
Fra le due date l’architetto si è diviso fra libera professione, candidature politiche e incarichi pubblici o semipubblici. Nel 2013 il PD l’ha candidato al Senato ma la candidatura non ha avuto successo. Oggi è presidente della Fondazione Ordine degli Architetti di Torino. Patrocinatori della Fondazione sono la Città di Torino, Città Metropolitana, la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino, la Confindustria, l’Associazione Costruttori. Giani appare come un attraversatore della “porta girevole” fra economia e politica. A Chivasso è una sorta di collegamento fra SMC e amministrazione comunale. Potremmo definirlo un lobbista: un’attività che negli Stati Uniti è considerata una professione come un’altra.
Sarebbe interessante sapere cosa pensano del progetto Wastend altri membri della giunta Saitta del 2008. Ma oggi sono passati ad altre occupazioni. Saitta è assessore alla sanità della Regione: e notoriamente le discariche non c’entrano nulla con la salute. Era assessore all’ambiente Valter Giuliano, ambientalista e esponente di Pro Natura: dirige il mensile “Natura e Società”. Ma anche lui adesso fa un altro lavoro: è stato nominato da Chiamparino presidente del Parco del Po, l’ente strumentale della Regione Piemonte che ultimamente promuove numerose manifestazioni di tango.
Anche il consiglio comunale di Chivasso un bel giorno ha sentenziato “basta discariche”. Nel luglio 2010 il consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegnava il sindaco a “far sì che gli ampliamenti richiesti siano da considerarsi conclusivi non solo per Chivasso 3 ma per tutto il territorio comunale”.
Approvarono l’ordine del giorno i tre consiglieri di minoranza Claudio Castello (Italia dei Valori), Giovanni Scinica (PD) e Michele Scinica (Rifondazione comunista in transito verso SeL). Oggi sono tutti sostenitori del sindaco Ciuffreda: anche loro hanno cambiato idea e sono diventati favorevoli all’ampliamento delle discariche.
Al contrario, è sempre rimasto coerente Renato Cambursano. Una coerenza premiata: su segnalazione del sindaco nel 2014 è diventato presidente dell’organismo di vigilanza interno di SMC e percepisce 20.000 euro lordi l’anno. Non sappiamo per quanti anni.
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