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BRUSASCO. Il vigile di Monteu da Po prende servizio in paese

Un Consiglio comunale così, da queste parti, forse non s’era mai visto. Quasi tre ore di dibattito, dalle 19.30 fino alle 22 sfiorate, l’altra sera, a Palazzo Ellena. Se il primo Consiglio comunale del neo eletto sindaco Luciana Trombadore era entrato nella storia per la rapidità della seduta - dieci minuti d’orologio per prestare il giuramento con la fascia tricolore - nel secondo la neo insediata amministrazione e i due gruppi di opposizione hanno dato vita ad un vivace botta e risposta tra sospensioni della seduta, battute, siparietti e un campionario di dialettica varia che certamente terrà banco per tutta la legislatura. Di carne al fuoco, in Consiglio, l’altra sera ce n’era eccome. A partire dalla richiesta di un minuto di silenzio avanzata dal consigliere d’opposizione Carlo Giacometto per ricordare la figura del professor Giovanni Manina, già consigliere comunale, recentemente scomparso. “Dato che non ho visto i manifesti del Comune in giro, sarebbe il caso di ricordarlo in questa sede istituzionale”, l’ha buttata lì Giacometto, subito ripreso da Trombadore. “Certo che abbiamo fatto i manifesti, ci mancherebbe ancora”. Da lì in poi è stato un susseguirsi di polemiche varie. Cominciando dall’affidamento a scavalco del servizio di polizia municipale all’agente Cristiana Morelli di Monteu da Po. Il 30 giugno è infatti scaduta la convenzione con il Comune di Cavagnolo per l’espletamento del servizio: l’amministrazione brusaschese ha deciso di voltare pagina e, almeno fino alla fine dell’anno, ha stipulato una convenzione con il Comune montuese retto da Laura Gastaldo. “Questo ci permetterà di risparmiare un po’ di soldi”, ha spiegato Trombadore rivolgendosi al numeroso pubblico presente in sala. “Sarà, ma intanto mi sembra una scelta inopportuna visto che Morelli era la delegata della vostra lista allo spoglio delle ultime elezioni”, ha incalzato Isabella Agusta di Progettiamo per Crescere. Il dibattito s’è poi acceso sulla mozione per la commissione su Palazzo Alice, richiesta sempre da Agusta. “Visti alcuni episodi di violenza e prevaricazione verbale, nonché di minacce accaduti nel nostro paese presso la struttura condominiale denominata Palazzo Alice in via San Francesco n° 29 - scrive Agusta nella mozione -, alla luce di fatti noti comune una denuncia depositata presso il Tribunale di Ivrea, sentiti alcuni condomini e proprietari di alloggi nonché, tra questi, i rappresentanti delle scale A, B e C, sentiti alcuni condomini locatari assegnatari di alloggi di proprietà ATC (azienda territoriale della casa) con bando pubblico, risulta ormai evidente e quanto più necessario un intervento urgente per la gestione delle problematiche relative alle condizioni generali che ruotano intorno a Palazzo Alice”. “La mozione per la costituzione di una Commissione Straordinaria sul Palazzo Alice - chiarisce Agusta -, è un modo più che legittimo ed istituzionale per tentare di dare un aiuto concreto dell’amministrazione di cui faccio parte in Consiglio Comunale, agli abitanti residenti nel Palazzo Alice, per poter svolgere azioni di prevenzione, controllo e segnalazione agli enti competenti e alle Forze dell’ordine per garantire maggiore sicurezza del territorio e sfavorire le condizioni di degrado”. Nonostante le premesse, la mozione è stata respinta al mittente. “Ci occuperemo di Palazzo Alice senz’altro, nei modi che riterremo opportuni”, ha tagliato corto la maggioranza. “E’ scandaloso che si sia respinta questa mozione - ha replicato Agusta - perché il problema è grave: sarebbe stato un bell'esempio consentire di istituire una commissione per risolvere qualche problema”. Ma è sulla nomina dei componenti della nuova commissione edilizia che maggioranza ed opposizione sono arrivate allo scontro più aspro. Dei sei nomi proposti dalla Trombadore e soci e due dalla minoranza, alla fine, dopo una sospensione della seduta per decidere il da farsi, ne sono stati votati sei: la nuova Commissione Edilizia sarà composta da Nicola Manzoni, Nicola Marega, Giorgio Reato, Nike Odasso, Fabio Assaloni e Maurizio Degregorio. I primi quattro proposti dalla maggioranza, gli ultimi due dall’opposizione di Anna Marolo e Carlo Giacometto. Alla votazione finale s’è giunti dopo uno scontro sull’opportunità che, in commissione, ci potesse essere anche Roberta Vercelli, geometra proposto dal gruppo di Trombadore. L’opposizione tutta, sul punto, s’è messa di traverso: “La geometra Vercelli è titolare di una concessione con il Comune per la gestione degli impianti sportivi:  il fatto che lei potesse entrare in commissione era un palese conflitto d’interesse”, hanno commentato Giacometto e Agusta. Morale della favola: la maggioranza non ha alzato le barricate e, sulla Commissione Edilizia, ha “aperto” all’opposizione.
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