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27 Aprile 2016 - 11:40
LIbero Ciuffreda
La Nuova Periferia del 20 aprile 2016 riferisce le parole che il sindaco di Chivasso avrebbe pronunciato pochi giorni prima in via Paleologi. Riguarda la gestione post mortem della discarica o discariche di Chivasso: il monitoraggio, la manutenzione e gli eventuali interventi a cui una discarica deve venire sottoposta, per obbligo di legge, per trent’anni dopo la sua chiusura. Il sindaco avrebbe affermato: “Occorrono parecchi milioni di euro per gestire il suo post mortem, e né il Comune né il Bacino 16 né l’Area Metropolitana hanno o avranno i soldi per coprire la spesa”.
Ma a noi risulta che tali spese sono a carico di SMC, cioè della società proprietaria delle discariche e autorizzata a conferirvi rifiuti. Si veda il decreto legislativo 36 / 2003 art. 13 e 14, più l'art. 9 in cui si parla delle garanzie finanziarie. Se il sindaco intendeva ulteriori spese, avrà l’opportunità di spiegarlo nella consulta ambientale che le associazioni ambientaliste gli chiedono di convocare.
Qualche dubbio potremmo averlo per la Chivasso 0, dove SETA conferisce i rifiuti urbani del bacino. Anche la Chivasso 0 è di proprietà di SMC, ma è gestita da SETA. Dunque per la Chivasso 0 provvedere al post mortem tocca a SETA. Il sindaco e il vicesindaco di Chivasso hanno più volte dichiarato che la società aveva mancato di accantonare i soldi. Così il vicesindaco Massimo Corcione: “Non secondaria è la anche la gestione del post-chiusura, per la quale occorrono diversi milioni di euro e per cui SETA non aveva accantonato il dovuto” (“La Nuova Notizia”, 24/10/2014).
Ma anche per la Chivasso 0 a noi risulta che le cose stiano diversamente. Nel 2013 le due società hanno sottoscritto una integrazione alla convenzione in essere: SMC vi si è assunta il compito di provvedere al post mortem della Chivasso 0, sollevando in tal modo SETA. Ce lo hanno confermato con una lettera i dirigenti di SETA: l’integrazione “libera Seta dall’obbligo e dalla relativa responsabilità di effettuare gli accantonamenti previsti dalla vigente normativa per le attività di post gestione, mentre tale obbligo viene posto in capo ad SMC”.
In conclusione, spetta a SMC provvedere a proprie spese al post mortem di tutte le discariche chivassesi. Su questo giornale lo abbiamo scritto ripetutamente. Quindi non si vede perché il Comune di Chivasso debba eventualmente fare delle concessioni a SMC – ad esempio una nuova discarica di alcune centinaia di migliaia di metri cubi di rifiuti – per assicurare alla città la gestione del post mortem, che già spetta a SMC per legge. In forza del solito decreto legislativo 36 / 2003.
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