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01 Luglio 2015 - 11:57
ostriche gratinate
L’ostrica è un genere di mollusco bivalvi dalla conchiglia tondeggiante ricoperta di lamelle squamose ondulate. Le due valve sono disuguali e quella inferiore, alla quale è ancorato il mollusco, è più grande e incavata della superiore. Il mollusco ha corpo di forma tondeggiante , con margini dei due lembi del mantello frangiati. Vive in tutti i mari dell’Europa a bassa profondità, abbarbicato alle rocce o ad altri corpi solidi.
Particolarmente apprezzate nel connubio classico ostriche e champagne, sono ottime anche gratinate, come è possibile degustarle negli splendidi ristoranti alle foci del Po. Gli ingredienti necessari per 4 persone sono questi:
-24 ostriche
-mezzo bicchiere di vino bianco
-15 g di farina
-15 g di burro
-2 cucchiai di panna da cucina
-1 tuorlo d’uovo
-2 cucchiai di prezzemolo tritato
-un pizzico di peperoncino di cajenna
PREPARAZIONE: aprite le ostriche, mettete da parte le conchiglie e filtrate l’acqua. All’acqua filtrata aggiungete il vino bianco sino ad ottenere una quantità di liquido di 3 dl. Intanto scaldate il forno a 220° gradi. Disponete le ostriche in una casseruola, ricopritele con l’acqua-vino e fate sobbollire sul fuoco per due-tre minuti. Sgocciolatele e adagiatele sulle conchiglie, tenute da parte, lavate e pulite. Ridurre il liquido di cottura delle ostriche di circa 1/3. Lavorate il burro con la farina per ottenere un burro “maneggiato”, unirlo poco per volta al liquido girando vigorosamente e senza sosta a fuoco moderato sino a che la salsa sarà densa e omogenea. Togliere dal fuoco e sempre continuando a mescolare, unitevi il tuorlo. Salate e aggiungeie un pizzico di peperoncino di cajenna. Ricoprite le ostriche con un cucchiaio di salsa ognuna, disponetele su una piastra da forno e lasciate gratinare per 10 minuti. Prima di servire guarnire con il prezzemolo tritato.
ABBINAMENTO VINO: con questo piatto molto particolare possiamo abbinare un ottimo spumante italiano prodotto in una piccolissima e scelta zona del comune di Valdobbiadene : il vino Superiore Cartizze. E’ ottenuto da uve Glera per un minimo dell’ 85%, mentre per il restante 15% si possono utilizzare altre uve bianche coltivate in provincia di Treviso. Secondo affidabili testimonianze, il Cartizze nasce alla fine del XIX secolo, poco dopo l’affermazione del Prosecco prodotto sempre nella zona di Valdobbiadene. Il nome “Cartizze” deriverebbe da gardiz o gardizze, cioè i graticci usati per far appassire l’uva. Le caratteristiche organolettiche di questo vino sono: colore giallo paglierine più o meno intenso, brillante, con spuma persistente; ha un odore gradevole e caratteristico di frutta; il sapore è secco o leggermente amabile, corposo, gradevolmente fruttato, caratteristico, fresco.
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