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CHIVASSO. Una mozione di sfiducia al sindaco e all'assessore. Firmata da tutta l'opposizione

CHIVASSO. Una mozione di sfiducia al sindaco e all'assessore. Firmata da tutta l'opposizione

La conferenza stampa in redazione dei gruppi di centrodestra

Una mozione di sfiducia all’assessore al bilancio Claudia Buo e al sindaco di Chivasso Libero Ciuffreda, spedita a Palazzo Santa Chiara e al Prefetto di Torino. Dalle parole delle scorse settimane, i consiglieri comunali di opposizione sono passati ai fatti. Matteo Doria, primo firmatario, Adriano Pasteris, Gianfranco Scoppettone, Emanuel Bava, Domenico Ciconte e Marco Marocco - rappresentanti di tutti i gruppi di opposizione, centrodestra e Movimento 5 Stelle - hanno messo nero su bianco la loro sfiducia al sindaco e all’assessore dopo il caso del milione e 700 mila euro, inseriti nella spesa corrente dell’avanzo di amministrazione e destinati a finire nel conto corrente comunale, senza possibilità di essere più utilizzati per investimenti in beni o servizi. “Chi ha sbagliato deve pagare”, tuonavano al termine del Consiglio comunale di approvazione del consuntivo 2014. Una svista imperdonabile. “Dal bilancio consuntivo 2014 emergeva un cosiddetto ‘avanzo di amministrazione’ pari a circa 2 milioni di euro, ammontare spropositato se rapportato alla reale necessità di spesa corrente per l’esercizio 2014, pari a circa 18,5 milioni di euro”, scrivono. In più, “in fase di bilancio preventivo 2014, l’amministrazione aveva ritenuto di applicare pesanti aliquote alle tasse comunali (Tasi 2,5% ulteriormente maggiorata dello 0,08%°, aumenti Imu non ridotti rispetto all’anno precedente, maggiorazione della riserva di garanzia della Tari, ecc...ecc...)”. Per questo, ora chiedono il conto. Ma non solo, per questo. “Il 4 maggio - scrivono nella mozione rivolta anche al prefetto - veniva sottoposto al Consiglio comunale il rendiconto di gestione dell’esercizio 2014, seppure la relazione dei revisori dei conti non è stata inviata preventivamente ai consiglieri comunali come previsto dalla legge, invio che veniva effettuato solo successivamente, in data 6 maggio...”. “Questo sproporzionato avanzo di amministrazione è il frutto di una comprovata incapacità di questa amministrazione che non è in grado di elaborare una previsione di spesa necessaria per il Comune che dovrebbe governare, tenuto anche conto del fatto che, per stessa dichiarazione dell’amministrazione, “si è atteso il mese di settembre 2014 ( ad anno cioè quasi terminato) per approvare il Bilancio preventivo 2014, proprio per avere un quadro della situazione più chiaro e veritiero”- proseguono -. E’ il frutto di una comprovata negligenza nel non aver monitorato con responsabilità l’avanzamento della spesa pubblica: se così fosse stato fatto, infatti, l’amministrazione si sarebbe resa conto del progredire dell’avanzo, potendo così correggere in corso d’anno le aliquote dei saldi dei tributi locali o spendendo in tempo utile i soldi in avanzo”. “Aver richiesto ai cittadini ed alle imprese tasse elevatissime poi verificatesi non necessarie ha avuto la diretta conseguenza di mettere in seria difficoltà alla popolazione e le attività produttive, già fortemente provate dalla crisi economica in corso, per motivi come già verificato di negligenza ed incapacità da parte dell’amministrazione”, concludono i consiglieri. Da lì la rischiesta di sfiducia all’assessore e quella delle dimissioni del sindaco. Oltre che la richiesta di un parere del Prefetto...
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