Il sindaco di Chivasso parla alla fiera del Carletti (foto d'archivio)
Com’è che l’Amministrazione comunale spende i nostri soldi? Tra le tante cose, incredibile ma vero, in avvocati. Ne spende un sacco e nel mucchio anche la bellezza di 1.800,00 euro per denunciare Pierluigi Caramellino, titolare dell’Immobiliare Sant’Andrea spa, proprietaria dell’ex convento di via del Collegio. Una denuncia per “ingiuria” e per difammazione. Una roba che, se tutto va bene, e considerando i tempi della giustizia italiana, potrebbe arrivare al dunque tra non meno di 7 anni, sempre che a qualcuno interessi mandarla avanti e non si chiuda invece prima per mano di qualche giudice più realista del Re. La delibera di giunta attraverso cui è stata presa la decisione, e si è nominato l’avvocato Andrea Castelnuovo di Torino, risale al 21 maggio scorso. Il motivo? E’ presto detto. E sono quelle due lettere spedite da Pierluigi Caramellino, il 25 febbraio e il 3 marzo del 2015, all’assessore regionale Gianna Pentenero, alla Soprintendenza e alla giunta chivassese. C’è da capirlo, arrabbiato com’era per le risposte che dal Comune non arrivavano e peraltro continuano a non arrivare. Ancor più per quella dichiarazione del sindaco, tutta fuffa e niente arrosto, direttamente in consiglio comunale e in streaming. E sono proprio questi i silenzi che dal 2011 ad oggi, cioè da quando Caramellino ha acquistato l’immobile all’asta, stanno bloccando di fatto i lavori di sistemazione o le eventuali operazioni di compravendita. Un fatto grave considerando che l’edificio è situato proprio al centro della città, sotto gli occhi di tutti noi, compresi quei turisti che per l’Expo se ne staranno ben lontani dalle impalpabili iniziative messe in pista dall’Amministrazione comunale. Nelle due lettere, che han fatto incazzare Ciuffreda, si descrivono minuziosamente tanti particolari di una vicenda che grida vendetta al cospetto dell’innominabile. E sono gli atti della Procura della Repubblica di Torino in cui si afferma che i progetti non combaciano con l’opera realizzata sotto lo sguardo vigile e attento dell’ufficio tecnico. Sono quei metri di superficie abitabile che non esistevano, spostati dal sottotetto non abitabile ai seminterrati abitabili. Ma anche e soprattutto un permesso per la costruzione di un albergo (in base al quale sono stati pagati gli oneri di urbanizzazione) che non avrebbe dovuto essere dato e che oggi peraltro è pure scaduto. Ma forse, quello che a Ciuffreda non è andato giù è che Caramellino, in una delle due lettere abbia ridicolizzato, come peraltro fa più di mezza città, il suo inutile Festival della legalità. Caramellino non solo lo ha ribattezzato “Festival della comicità”, ma ha pure proposto per via del Collegio una cambio di denominazione in “via degli Abusi consentiti”. Un uomo, un mito... Ce ne fossero a dozzine di così. Capaci di far scendere dal piedistallo politici capaci solo di riempirsi la bocca di tante e inutili frottole e poi stringi stringi incapaci di amministrare la cosa pubblica come si confà. Fresca di giornata l’ultima denuncia all’autorità giudiziara per abuso edificatorio (baracche in frazione Borghetto) in capo al consigliere comunale di Sel Michele Scinica, Presidente non di una commissione a caso ma proprio della Commissione assetto e uso del territorio. Cosa si può pretendere da amministratori così e che continuano a stare lì nonostante tutto?
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