ROCCA C.SE. Caso diserbante: l’ex sindaco Lajolo smentisce Bertetto

E’  di soltanto una settimana fa la polemica che si è sollevata a Rocca Canavese a causa della decisione dell’amministrazione di Fabrizio Bertetto di utilizzare del diserbante chimico sulle strade e nei fossi per eliminare le erbacce. “Si è sempre fatto a Rocca e lo utilizzava anche il mio predecessore.” Queste sono state le parole del sindaco Bertetto.  Non poteva di certo mancare l’immediata risposta dell’ex sindaco rocchese, Giovanni Lajolo, che non accetta l’accusa e ci tiene a precisare quanto lui fosse contrario all’uso di diserbanti sulle strade: “Quello dichiarato dall’attuale sindaco Bertetto è falso - ha incalzato Lajolo –. Quando amministravo io si impiega saltuariamente il diserbante e veniva messo soltanto nella zona inghiaiata cimiteriale, transennata e con accesso vietato, e  soprattutto dove non c’è ruscellamento delle acque lungo i fossi”. “A tal proposito – ha continuato l’ex primo cittadino – uscì a quel tempo su “Specchio dei tempi” de La Stampa una mia intervista dove informavo pubblicamente i cittadini della mia contrarietà all’uso di diserbanti da parte della Provincia sulla SP23 lungo i fossi, facendo presente di aver intrapreso proprio nei confronti dell’ente un’azione di protesta affinché questa pratica non venisse più intrapresa”. Quindi, nonostante la giustificazione di Bertetto, sembrerebbe proprio che i cittadini fossero a conoscenza della verità e si ricordino perfettamente dell’operato di Giovanni Lajolo in merito al taglio dell’erba e alla pulizia dei fossi. Anche Alessandro Lajolo, consigliere di opposizione, ci tiene a fare le sue precisazioni: “Fabrizio Bertetto deve smetterla di nascondersi dietro l’ombra del proprio dito e continuare ad accusare l’operato del suo predecessore. Anche se Giovanni Lajolo avesse commesso errori in passato, non bisogna rincarare gli eventuali sbagli. Io sarei il primo a disconoscere qualsiasi errore di mio padre, qualora  lo avesse commesso”.