A Verolengo non esiste Consiglio comunale senza almeno un battibecco tra i due. Parliamo, ovviamente, degli ormai “giurati” nemici Rosanna Giachello e Luigi Borasio. Giovedì sera a tener banco è statala decisione - causata dal mancato ricevimento della notifica di deposito degli atti denunciata dal consigliere Agostino Viano - di stralciare tutti i punti relativi all’approvazione del bilancio di previsine 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017. “Mi dispiace molto per quello che è accaduto - ha esordito Giachello dopo aver raccontato ai presenti la cronologia dei fatti che hanno decimato i punti all’ordine del giorno -. Si tratta di un episodio spiacevole, di un inconveniente che non era mai successo in nessun altro comune. Soprattutto, mi spiace perché chi ha commesso questo errore ha ritardato di qualche settimana l’approvazione di un atto importantissimo per la nostra amministrazione. E anche se l’approvazione avverrà entro il termine fissato al 31 maggio, chi ha sbagliato non potrà non pagarne le conseguenze”. A questa dichiarazione dritta dritta è arrivata la reazione di Borasio. “Noi crediamo che errare sia umano, tutti possiamo sbagliare quindi non mi piace che il sindaco dica che verranno presi dei provvedimenti. A questo punto, se si deve parlare di punizione, dovrebbero essere puniti tutti”. Dipendenti, sindaco e comandante della Polizia Municipale - Franco Lomater - compresi. “Sia lei che Lomater siete responsabili ultimi perché avreste dovuto stare più attenti - accusa l’ex primo cittadino in aula, rivolgendosi alla stessa Giachello -. Lei stessa l’anno scorso aveva detto che in caso di sbagli avrebbe messo la faccia in prima persona. Non mi sembra che lo stia facendo...”. “Invece l’ho fatto. Ho messo la mia faccia decidendo di rimandare l’approvazione del bilancio. Non voglio mettere in croce nessuno, solo ritengo che sia necessario capire cosa è successo”, la contro risposta di Giachello. Che poi ha continuato: “Non sono io a dovermi prendere la responsabilità perché non sono io il messo comunale, non è colpa mia se il Bilancio non è stato notificato. Ho deciso di stralciare i punti perché così prevede la legge ma Viano, dopo aver fatto notare che non gli era arrivata la notifica, avrebbe potuto benissimo confrontare gli atti con il suo capogruppo Borasio. Anche perché - conclude - questi documenti non si leggono mica da soli”.
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