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11 Ottobre 2013 - 14:42
E' notizia di questi giorni la diffusione dei dati contenuti nell'indagine di Assobiomedica (Federazione che rappresenta le imprese fornitrici delle strutture sanitarie italiane) in merito ai tempi medi di pagamento delle Aziende sanitarie italiane. In una ipotetica classifica nazionale il Piemonte sarebbe sicuramente in zona retrocessione. Infatti per la nostra regione le Aziende sanitarie saldano in media a 287 giorni le imprese che hanno fornito beni o servizi. Un dato piuttosto preoccupante anche in relazione ai debiti complessivi verso i fornitori del nostro sistema sanitario che ammontano a circa 423 milioni di euro. Non solo il Piemonte si conferma sotto questo punto di vista la peggiore realtà del nord Italia, infatti meglio della nostra Regione fanno anche le amministrazioni meridionali di Puglia, Basilicata e Sicilia. La direttiva Europea, che fissa i pagamenti a 60 giorni, resta ancora un miraggio. I ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, e della sanità in particolare, non rappresentano un problema esclusivamente economico. Esistono altri risvolti parimenti importanti. Infatti la mancanza di liquidità di piccole e medie aziende si rivela in molti casi un terreno straordinariamente fertile per l'infiltrazione della malavita organizzata. La aziende prive di liquidità agli occhi delle organizzazioni mafiose rappresentano un'interessante occasione per incrementare le proprie attività. Una drammatica situazione messa in luce anche dalla stessa commissione parlamentare antimafia. “In Piemonte – si legge nella relazione conclusiva della Commissione - la 'ndrangheta per arricchirsi investe principalmente e ricicla il denaro sporco derivante da attività illecite tradizionali nei settori ove è più semplice mimetizzarsi, ovvero nelle attività imprenditoriali medie e piccole. In particolare approfitta della situazione di illiquidità, contrazione del credito bancario e crisi economica in cui versa il mondo imprenditoriale”. In buona sostanza il ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione si traduce in un pericoloso assist per gli interessi mafiosi, all'usura ed alle possibili infiltrazioni nel sano tessuto imprenditoriale piemontese.
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