Di chi è il platano abbattuto dieci giorni fa in via Nino Costa e su cui s’è sollevato un gran polverone? E’ ancora un giallo quanto avvenuto nell’area trasformata in un orto abusivo con baracche in eternit e scarti dell’edilizia nei pressi del punto prelievi dell’Asl, del centro diurno del Ciss e di un asilo nido nel quartiere Borgo Sud Est della città... Una settimana fa vi abbiamo raccontato del caos scoppiato dopo che qualcuno ha tirato giù e portato via un platano di 50 anni che insisteva proprio in quegli orti, per buona parte realizzati su terreni comunali. Sul posto erano intervenuti prima i vigili urbani poi i carabinieri, i consiglieri comunali Michele Scinica di SEL e Adriano Pasteris di FI, Massimo Rubin di Legambiente e una lunga fila di curiosi. Quell’albero era di proprietà privata o del Comune? A quest’interrogativo non ha saputo rispondere nessuno: a Palazzo Santa Chiara sono cascati dal pero, nonostante per tutto il 2014 Rubin abbia inondato l’Urp di segnalazioni sulla presenza di orti abusivi su terreni comunali e, soprattutto, sull’eternit con cui erano state realizzate le coperture delle baracche. Il sindaco Libero Ciuffreda e il suo vice Massimo Corcione, tra le altre cose assessore con delega all’Ambiente, da quelle parti non si sono mai visti e così, con il tempo, quell’area s’è trasformata in un trionfo dell’illegalità... Per provare a rispondere alla domanda che potrebbe anche riservare un’imputazione penale agli autori del taglio e del ratto della pianta, oggi, lunedì 9 marzo, i vigili urbani torneranno sul posto del misfatto per le verifiche del caso. Insieme a loro, anche due periti: uno per il proprietario di un appezzamento di terreno su cui insisteva parte degli orti, l’altro per il Comune. Cercheranno di capire se quel platano fosse di qua oppure di là: il che significa se chi l’ha tirato giù rischia solo una sanzione amministrativa (nel caso insistesse su una proprietà privata) oppure un’imputazione per danneggiamento ed appropriazione indebita (in caso fosse su terreno comunale). Intanto, dopo il giallo del platano di via Nino Costa, sono arrivate in redazione diverse segnalazioni di altri cittadini che denunciano l’abbattimento un po’ troppo a cuor leggero degli alberi nella nostra città. E’ il caso, ad esempio, di quanto sta avvenendo al Parco Mauriziano. La segnalazione arriva da un gruppo di cittadini, pensionati e abituali frequentatori del parco per una passeggiata pomeridiana o un po’ di jogging. Per tutti parla il chivassese Aldo Bologna. “Nei mesi scorsi - spiega - il Comune ha provveduto a tagliare tutte le piante della riva della strada che porta al cavalcavia di via Foglizzo e una serie di alberi all’interno del parco. Betulle e salici che probabilmente erano pericolosi per l’incolumità dei frequentatori del parco, per carità. Ma quello che ci chiediamo è: se tagliano una pianta, non possono sostituirla con un’altra? Di questo passo, tra qualche anno in questo parco non ci sarà più un filo d’ombra...”.
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