Sono riusciti anche in questo. Il sindaco Libero Ciuffreda e il suo vice Massimo Corcione, principali sostenitori della bontà del progetto di trattamento e riciclo del rifiuto “WastEnd” e del suo milione di metri cubi di scarti industriali che porterà con sè nella discarica di Regione Pozzo, hanno portato a termine un’altra impresa. Una roba che non s’è mai vista, diciamolo subito, nella storia politica degli ultimi anni, non solo chivassese, ma addirittura italiana. Con la loro perseveranza e la loro tenacia nel voler veder realizzato il progetto “WastEnd”, sono riusciti a compattare tutta l’opposizione, facendo alleare il Movimento 5 Stelle con Forza Italia e il Nuovo Centro Destra. Altro che patto del Nazareno. L’opposizione consiliare s’è compattata dopo l’ultimo Consiglio comunale, in cui con una faccia ‘d tola così la maggioranza ha alzato le barricate in difesa di “WastEnd”, prima facendo slittare il dibattito su una mozione del M5S che chiedeva agli amministratori chivassesi di impegnarsi a dire “no” ad ulteriori ampliamenti della discarica, poi annacquando un ordine del giorno di FI e NCD e svuotandolo completamente del suo significato iniziale. “Se proprio WastEnd s’ha da fare – questo era il senso dell’odg a firma di Pasteris, Scoppettone, Doria e compagnia -, che almeno si faccia garantendo nuovi posti di lavoro ai chivassesi e l’esenzione totale dal pagamento della tassa rifiuti… E, ovviamente, evitando ulteriori ampliamenti della discarica…”. Proposta “gentilmente” rispedita al mittente. E’ così che oggi si è arrivati ad una richiesta congiunta di un Consiglio comunale aperto sui temi “WastEnd” e rimodellamento della discarica, richiesta firmata da Marco Marocco del Movimento 5 Stelle, Adriano Pasteris, Emanuel Bava e Domenico Ciconte di Forza Italia, Matteo Doria del Nuovo Centro Destra e Gianfranco Scoppettone della Lista Civica per Chivasso. L’obiettivo è quello di, come si legge nel documento protocollato a Palazzo Santa Chiara, “informare tutti i cittadini” e “favorire una libera espressione sull’argomento”, considerati i “particolari motivi di ordine sociale e politico” che implica. “Riteniamo che sia doveroso che l’amministrazione comunale illustri ai cittadini lo stato delle cose - inforcano i capigruppo di centrodestra Pasteris, Doria e Scoppettone -, in modo trasparente ed esaustivo. Fare finta di nulla, evitare il confronto, sarebbe viceversa un’occasione persa, non certo la prima per Ciuffreda e soci, ma sicuramente la più grave”. “La Provincia nel 2008 dichiarò che non si dovevano più autorizzare ampliamenti perché il territorio era ormai troppo avvelenato e nel 2010 il Consiglio comunale di Chivasso confermò questa posizione - aggiunge Marocco dei 5 Stelle -. Da allora le condizioni dell’area sono ulteriormente peggiorate: falde acquifere inquinate, incendi, nerofumo di Pioltello, ecc... ecc... In una situazione così grave, il sindaco di Chivasso, che è anche medico, deve spiegare ai cittadini perché vuole un nuovo ampliamento della discarica”.
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