Ogni giorno, puntuali, li trovi lì, per strada e nei parcheggi più affollati della città. Basta un’occhiata che subito loro, i parcheggiatori abusivi, sbracciandosi, ti indicano la prima area di sosta disponibile. Poi ti seguono, e a motore spento ti mugugnano qualcosa con la mano tesa. Pretendono qualche moneta, il cosiddetto obolo, in offerta. Per meglio dire: ti compri la certezza che al ritorno troverai la tua auto come l’avevi lasciata, priva di graffi e con le gomme intatte. E con essa ti fai anche garante della tua incolumità fisica. Se rifiuti, la “sorpresa” è dietro l’angolo... Ecco, proprio questo è il dramma che ogni giorno, da mesi ormai, chivassesi e non sono costretti a subire nelle poche zone a sosta libera della città, il Foro Boario e quella parte di Piazza D’Armi dove non ci sono le strisce blu. Un problema in più, che si aggiunge alla cronica carenza di parcheggi di cui soffre la nostra città, senza che l’amministrazione comunale abbia sinora posto rimedio. “Perché anziché multare chi è costretto a lasciare l’auto in presunti divieti di sosta, i vigili urbani non prendono provvedimenti verso questi posteggiatori?”, si chiedono i più. Di fronte alle continue e - diciamolo pure - inutili segnalazioni a Palazzo Santa Chiara, quali potrebbero essere le soluzioni da adottare per cercare di arginare, se non eliminare, il problema? Lo abbiamo chiesto a chi costantemente subisce le pretese di questi “guardiamacchine” abusivi: i cittadini. “A Chivasso è impossibile trovare parcheggio - esordisce Vito - Quelli a pagamento hanno delle tariffe altissime e quelli liberi sono sempre tutti pieni. In questi ultimi poi ci sono pure i parcheggiatori abusivi che vengono a chiederti i soldi. Se non glieli dai, rischi anche che ti facciano del male o che al ritorno ti ritrovi le gomme dell’auto bucate”. Una situazione ai limiti della sopportazione. “Io ritengo che i vigili urbani, prima di fare le multe ai cittadini che non pagano i parcheggi nelle strisce blu, dovrebbero risolvere problemi di questo tipo”. Anche Michele sottolinea la necessità di un maggiore controllo: “Ormai i parcheggiatori abusivi sono tantissimi, soprattutto nei giorni di mercato. Poi- racconta- sono anche molto furbi. Quando vedono arrivare i vigili si nascondono e poi rispuntano subito dopo”. La domanda è: ma come fanno a non beccarli? “Sinceramente, oltre a quella di un maggiore controllo, non saprei quale possa essere la soluzione per arginare il problema”, commenta Angelo. “Sicuramente avere una figura fissa che si occupi solo di quello e non delle multe o agenti che girano in borghese otterrebbe maggiori risultati”. E aggiunge: “Per dare i soldi a loro, a questo punto preferisco posteggiare nel parcheggio a pagamento”. Dello stesso avviso sono anche Pierluigi Califano, Lucia Ferraro e Roberto Pecorella. “Ho appena dato 20 centesimi ad uno di loro”, ci spiega Pierluigi, in piazza d’Armi. “Subito dopo ho pensato che se aggiungevo 10 centesimi potevo mettere la macchina nel parcheggio a pagamento. Sinceramente ritengo che non sia una bella situazione: per questo motivo i vigili dovrebbero intensificare i controlli”. Soprattutto nei giorni di mercato quando la ricerca di un parcheggio si fa ancora più frenetica. “Il mercoledì i vigili si preoccupano di fare le multe a chi lascia l’auto in spazi senza strisce ma non si preoccupano di controllare la presenza di persone potenzialmente pericolose”, aggiunge Roberto. “Quelle poche volte che vengono trovati, non sono nemmeno puniti. Gli viene detto di andarsene, qualche volta viene fatta qualche multa ma nulla di più. Se ritorni qualche ora dopo sono ancora lì ad indicare parcheggi”, precisa Lucia. Maggiore tolleranza verso i cittadini ed inasprimento dei controlli e delle sanzioni nei confronti dei parcheggiatori abusivi sembrano essere le soluzioni suggerite per cercare di arginare questo fenomeno. Chissà che, a Palazzo Santa Chiara, qualcuno non ne prenda spunto…
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