Stando alle parole, ci si possono aspettare grandi cose. L’incontro si è chiuso con una carrellata di elogi commoventi da parte dell’assessore con delega all’urbanistica Lucrezia Colurcio e da parte dei consiglieri di maggioranza. Che poi, alla fin fine, saranno loro a decidere se impegnarsi per rendere concreti e attuabili i progetti degli studenti del Politecnico, oppure se lasciarli cadere nel vuoto. E stando alle parole pronunciate al termine della presentazione dei progetti, sembra proprio che l’intenzione (a parole, per l’appunto) sia quella di sfruttare il lavoro degli studenti. Un lavoro “sorprendente, per la capacità di realizzare in brevissimo tempo un lavoro di analisi e sintesi, poi culminato nell’elaborazione finale” per usare le parole di Colurcio. Un lavoro “che ha dimostrato grande professionalità: un’idea di arredo urbano non si costruisce così, dal nulla”, per usare le parole di Gabriele Cottino. Stando alle parole, quindi, i lavori degli studenti di architettura saranno tenuti in considerazione all’interno del nuovo piano regolatore di San Mauro, e non accantonati in un angolino a prendere polvere assieme ad altre mille buone idee mai realizzate. Assieme ad altre mille parole d’elogio, mai trasformatesi in fatti. Intendiamoci: alcuni spunti del progetto Dinamicittà sono molto interessanti, a parole, ma quasi irrealizzabili. Altri, invece, sono stati sviluppati così bene da parte degli studenti da essere praticamente quasi pronti alla fruizione, da parte dell’ente comunale. Basterebbe soltanto un piccolo sforzo. Un esempio? La proposta di realizzazione di murales e installazioni artistiche per abbellire il centro storico sanmaurese. In stile-Barriera-di-Milano, per non stare a scomodare Berlino o Amsterdam. Il gruppo che si è occupato della parte più artistica ha infatti realizzato persino delle bozze di bandi di concorso da utilizzare per trovare fondi e artisti disposti a realizzare le opere. Si sono portati avanti con il lavoro, insomma. Stando alle parole, per esempio, della consigliera Rosalba Merola, la quale avrebbe “certamente votato per i murales, se fossi stata interpellata in merito, perché amo moltissimo i murales”, sembra che l’intenzione di dare attuazione pratica all’idea ci sia. Diversi proprietari, a parole, hanno già dato la disponibilità ad offrire il proprio muro. D’altronde si ritrovano un’opera d’arte “aggratis”: non possono che ringraziare. Gli elementi per vedere qualcosa di nuovo a San Mauro, stando alle parole, ci sono proprio tutti. Se nulla verrà fatto (non vogliamo per forza pensar male, eh) ci sarà da chiedersi quanto peso poi in realtà abbiano, queste parole. E ci sarà da chiedersi se c’è qualcuno, tra i diversi attori protagonisti, parla già sapendo che le sue rimarranno solo parole. E se magari ci prova pure gusto…
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