Salici, canne ed ogni sorta di piante degna del più completo giardino botanico. Realizzato nel 2012, lo scolmatore di Brandizzo ha tutte le fattezze per essere considerato una foresta pluviale. Altro che canale nato per deviare e convogliare - scolmare appunto - le acque di Bendola e Malonetto quando, durante le piene, superano i livelli di sicurezza. A giudicare dall’altezza delle piante, di molto superiore alla statura di un uomo di taglia media, saranno mesi, per non dire anni, che l’amministrazione comunale non si cura di effettuare la manutenzione ordinaria dello scolmatore. In simili condizioni, se le previsioni elaborate dall’Arpa per questa settimana dovessero realizzarsi - forti venti e piogge intense per diversi giorni - il pericolo, per il piccolo Comune brandizzese, è quello di replicare la disastrosa alluvione del 1994. A lanciare l’allarme, attraverso un’interrogazione scritta posta al sindaco Roberto Buscaglia ed alla sua giunta, sono i consiglieri di minoranza di Alternativa Civica, Giuseppe Deluca ed Aldo La Rosa. Dopo aver effettuato un lungo giro di perlustrazione lungo il canale che da via Braida prosegue verso il fiume Po, i due hanno commentato la situazione in una nota stampa. “Le inadempienze dell'amministrazione sono molto gravi. Proprio in questi giorni ricorrono i 20 anni dall'alluvione che colpì Brandizzo nel 1994. Abbiamo presentato un'interrogazione urgente per il pessimo stato in cui versano gli alvei del Bendola e soprattutto dello scolmatore con prove fotografiche alla mano”, esordisce il capogruppo Deluca. “Lo stesso vale per la Gora del Mulino che, nonostante le segnalazioni dello stato di pericolosità per la pubblica incolumità fatte negli scorsi mesi dalle minoranze, è ancora in stato di abbandono senza alcun intervento fatto, nonostante le belle parole di circostanza del sindaco e del vicesindaco”. Anche le pessime condizioni in cui versa il Bendola sono oggetto di interrogazione. “Il letto del Bendola - inforca Deluca - è stato pulito solo nelle parti visibili al cittadino, ma tutta l'area non visibile verso l'immissione nel Malone non ha manutenzione”. “Se fosse messa in pericolo l'incolumità dei brandizzesi e dovessero accadere esondazioni, straripamenti e allagamenti nel nostro territorio, come annunciano le previsioni, gli unici responsabili sarebbero il sindaco e la sua giunta”. Il pericolo viene rimarcato anche dal consigliere La Rosa: “Il deflusso delle acque è impedito per la presenza nell'alveo di alberi, arbusti e canne che non vengono tagliati da anni. In caso di piena, la situazione potrebbe diventare molto pericolosa”. E continua: “Non c'è manutenzione da anni, l'altezza degli alberi ne è la prova”. Sempre nel comunicato, il capogruppo Deluca sottolinea lo scarso interessamento da parte dell’amministrazione comunale “che più volte ci siamo premurati di informare”. “Se dovesse succedere qualcosa non esiteremo a denunciare tutto questo alla magistratura”. Poi, conclude: “Se io fossi Buscaglia, la notte non riuscirei a chiudere occhio dalla paura di quello che potrebbe capitare alla città”.
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