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Matteo 22, 15-28 Restituire a Dio e a Cesare?

Matteo 22, 15-28 Restituire a Dio e a Cesare?

vangelo

La parola di Gesù colpisce tutti i poteri anche quelli di tipo religioso. Perchè lo Stato non è un dio ma neppure Dio si comporta come un cesare. La scena è ambientata nel tempio di Gerusalemme. E proprio qui Gesù si rifiuta di rendere onore ad un imperatore che si vuole onorare come un dio; ma anche ad un dio travestito da imperatore. La risposta di Gesù è esemplare: coglie le esigenze legittime dello Stato e quelle di Dio. Ma è una risposta che andrà di volta in volta contestualizzata. Perchè non vogliamo vivere in uno Stato teocratico, nè sogniamo di tornare alla cristianità medioevale, nè ad una società cristiana, per cui è doveroso che lo Stato accampi i suoi diritti...., ma tenendo conto del primato di Dio. Nessuno Stato può sorbire completamente l’uomo. Dunque sostenere il primato di Dio è difendere la coscienza dell’uomo, la sua libertà di fronte ad ogni autorità. Gesù non ha detto che il Figlio dell’uomo è Signore del sabato? E qui afferma il primato di Dio. E non ha detto che il sabato è per l’uomo? E qui afferma il primato dell’uomo. Quindi il riconoscimento della dipendenza da Dio fonda contemporaneamente i diritti dello Stato e la libertà dell’uomo di fronte ad ogni potere.   pace e bene
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