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BIELLA. Furbetti del cartellino, 23 provvedimenti in Comune a Biella

Provvedimenti per 21 dipendenti (dal richiamo orale alla sospensione fino a 6 mesi), due licenziamenti e 10 proscioglimenti: è l'esito delle indagini sulle assenze ingiustificate condotte su 33 degli oltre 300 dipendenti del Comune di Biella. Dei 21 "furbetti del cartellino", sei sarebbero nelle condizioni penalmente più gravi per i quali si attende il pronunciamento della Procura.

Le indagini scattarono nell'aprile dell'anno scorso su richiesta del sindaco Marco Cavicchioli. La Procura dispose così l'installazione di telecamere che filmavano chiunque timbrasse e la commissione disciplinare interna al Comune, di concerto con la magistratura, procedette a effettuare pedinamenti, appostamenti, intercettazioni telefoniche, fotografie. Scoprirono che c'era infatti chi andava al bar in orario d'ufficio, chi dall'estetista, in palestra, a giocare al Lotto o a curare l'orto. Molti i cartellini timbrati per conto terzi.

Già a settembre, otto impiegati erano stati sospesi con divieto di dimora in città. Le accuse vanno da truffa a falso.

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