Cerca

BASKET. Difesa ed entusiasmo, l'Italia vede Rio più vicina

BASKET. Difesa ed entusiasmo, l'Italia vede Rio più vicina

Gallinari

Il giorno dopo la vittoria per 67-60 contro la Croazia, gli azzurri hanno il volto rilassato di chi si gode la pausa imposta dal calendario. L'Italia del basket vede i Giochi di Rio meno lontani: ha conquistato il primo posto nel girone A del preolimpico di Torino e in teoria l'accoppiamento migliore in semifinale.

Danilo Gallinari e Daniel Hackett, protagonisti contro i croati, hanno avuto stagioni diverse, per impegni e stress fisico: la stella di Denver ha fatto i conti con un infortunio al ginocchio che l'ha tenuto fuori nella parte finale della stagione, mentre Hackett ha vissuto un'annata lunga e logorante con l'Olympiacos Pireo. "Nessuno dopo una lunga stagione è in forma splendida - ammette Gallinari - quelli che stanno meglio siamo noi che arriviamo dagli Stati Uniti, abbiamo finito prima.

Chi ha giocato per il titolo nazionale o in Eurolega non ha avuto un giorno di riposo: il nostro nemico principale dal punto di vista fisico è quello. Oltre i palloni, che sono davvero brutti", conclude ridendo il 'Gallo'.

Non sembrava aver accusato il peso della stagione Daniel Hackett, l'altro 'figlio d'arte' del basket tricolore, che nella vittoria contro la Croazia ha attaccato con efficacia riuscendo anche a mettere la museruola in difesa a Bogdanovic nel secondo tempo: "Non penso di aver fatto una partita sopra le righe rispetto agli altri - confessa - sapevamo che Saric e Bogdanovic avrebbero giocato il 60% dei possessi, la mossa giusta è stata mettergli contro gambe fresche per difendere. Ognuno deve assumersi delle responsabilità, non possiamo mettere tutto in mano ai nostri migliori giocatori".

La difesa è la base su cui coach Ettore Messina costruisce il sogno olimpico. "Non vogliamo dipendere dalle percentuali - conferma Gallinari - quindi l'aspetto che si può controllare di più è quello difensivo. Non siamo i Warriors, non possiamo controllare le percentuali al tiro".

La marcia in più può darla la coesione: "Il gruppo c'è, si sta bene, è sano ed è arrivato il momento di raccogliere i frutti - conclude il 'Gallo' - la vittoria con la Croazia è servita, è stato un test importante. Un ambiente incredibile, è la prima volta che gioco con la Nazionale davanti a un pubblico del genere, con un'atmosfera fantastica"

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori