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BANCHETTE. Nessun rappresentante in Unione, la minoranza rinuncia per protesta

BANCHETTE. Nessun rappresentante in Unione, la minoranza rinuncia per protesta
La minoranza non avrà alcun rappresentante in seno all'Unione dei Comuni dell'Eporediese, costituita da Banchette con Ivrea, Montalto Dora, Fiorano Canavese, Samone e Cascinette d'Ivrea, cioè la prima cintura intorno alle rosse torri. La nomina dei rappresentanti era già stata inserita all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del dicembre 2014. In quella seduta mancavano Angelo Menegatti e Giacomo Bianco, mentre Maurizio Cieol e Patrizia Bianco avevano comunicato di non voler partecipare ad un progetto che non condividono. Il punto è stato reinserito nella seduta di martedì 30 giugno. "Sono stata io a volerlo mettere – ha sottolineato il Sindaco Franca Sapone –, mi è sembrato corretto visto ce la volta precedente due consiglieri erano assenti". "Come già detto, noi siamo per le fusioni o per le Unioni nel territorio a ovest di Ivrea" ha rimarcato Cieol, passando la parola al collega. "Rinunciamo anche noi" si è accodato Menegatti. "Inizialmente – si è spiegato – avevamo concordato per il mio nome. Poi ho ricevuto una telefonata del Sindaco Sapone, la quale mi ha informato che si sono stabiliti quattro rappresentanti, oltre al primo cittadino membro di diritto. Ho chiesto di dare un componente al mio gruppo, ed uno al gruppo di Ciel, anziché tre componenti alla maggioranza ed uno solo alla minoranza. La maggioranza ha operato in modo diverso.. Da qui la mia decisione di non far parte dell'Unione". Alla base della contrarietà restano quindi ragioni sia di opportunità che organizzative. Secondo le opposizioni non ha senso unire realtà così diverse per collocazione e numero di abitanti, accomunate soltanto dal gravitare intorno ad Ivrea con i suoi 60mila abitanti e costi legati alla macchina burocratica decisamente più elevati, col rischio "di far aumentare il costo pro capite ed accentuare il divario tra istituzione comunale e cittadino". Cieol invita a proseguire sulla linea delineata nella campagna elettorale del 2014: un'Unione a ovest. L'altra ragione, riguardo il numero dei rappresentanti è stata sollevata negli altri Comuni anche da altre minoranze.
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