Ci sarà anche Albana Bertodatto tra i candidati alle prossime elezioni comunali? Il sindaco uscente non ha sciolto del tutto le riserve e voci insistenti, in paese, la darebbero nella lista a sostegno di Claudio Succio. Solo voci? Presto a dirsi visto che Succio, sabato mattina, ha presentato la sua squadra, ma non al completo. “Dobbiamo ancora prendere una decisione finale sugli ultimi due nomi...” ha lasciato ancora aperti gli scenari. Della sua squadra faranno senz’altro parte Antonio Rizzaro, 60 anni, dipendente dell’ufficio agricoltura ed ex assessore a Castellamonte, in procinto di trasferirsi a Bairo; Enrica Forma, 37 anni, disoccupata; Delia Olivetto, 39 anni, manager specializzata in relazioni con la Cina; Giuseppe Bertinetto, 71 anni, pensionato; Flavio Pregno, 39 anni, imprenditore; Stiv Medaina, 31 anni, figlio del cantoniere del comune Lino Medaina e già corridore nella Podistica Bairese; Luciano Bortolomai, 70 anni,del maneggio Equin’Ozio situato in paese; e Maurizio Vitello, 35 anni, del distributore di benzina sulla sp verso Agliè. La lista si chiama “Preservare per Crescere”. Sabato mattina, nel presentarla al bar in piazza della Chiesa, Succio ha voluto stupire tirando fuori dal cilindro alcuni slogan. Ha ammesso, innanzitutto, di partire svantaggiato rispetto all’avversario Danilo Sassoè Pognetto in quanto, pur originario di Bairo (suo padre era l’ex sindaco Amedeo Succio), da tanti anni abita ad Agliè, paese amministrato dal nipote Marco Succio. Poi ha utilizzato una metafora ciclistica per dire di essere pronto a recuperare... “Ho un gap di 3.20 minuti da recuperare…”. E ha spiegato anche il perché, accusando i lunghi tempi di approvazione del piano regolatore che non gli avrebbero permesso di edificare all’epoca in paese. Un fatto personale ma che ha posto come incipit del proprio discorso. “Ad Aglie ho trovato ciò che non ho trovato a Bairo: la facilità nei rapporti sociali...”. Discorsi personalistici a parte, Succio non ha parlato del proprio programma che presenterà il 12 maggio prossimo in Sala Santa Marta insieme ai candidati al completo. “Non voglio fare Bairo 2.0 ma Bairo 1825 punto zero - ha aggiunto, lanciando un ulteriore slogan riferito al nome dell’altra lista -. Il mio impegno è portare una pista per podisti, biker e ippica. Cosa dico ai miei avversari? Voglio recuperare questo minuti col Giro d’Italia portando Bairo nel mondo come ha fatto mio padre a cui devo delle scuse perché mi disse: non devi farlo perché ci sarà sempre qualcuno che non capirà”. E la protesta calvacata all’inizio del 2017? Succio aveva annunciato la sua candidatura a sindaco postando sui social network il suo dissenso alle opere in corso presso il Mulino eseguite dal consorzio del Canale di Caluso. Aveva affermato che nel giro di poche settimane avrebbe promosso un incontro per illustrare ipotesi alternative. Sono passati più di due mesi... Che ne è stato? “Voglio capire quali sono state le procedure e monitorare le attività, dall’interno, una volta in amministrazione” fa oggi un passo indietro Succio.
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