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BAIRO. Ecco perché contrari a un piano regolatore intercomunale

BAIRO. Ecco perché contrari a un piano regolatore intercomunale
Un incontro in Sala Santa Marta, a Bairo, per parlare del disegno di legge regionale in materia di urbanistica. Una presa di posizione contro le nuove norme che imporrebbe una revisione totale dei piani regolatori, che andranno impostati a livello intercomunale e riducendo drasticamente il consumo del suolo. Obiettivi sensati, al giorno d’oggi. E allora perché non piacciono a diversi politici ed amministratori pubblici? Lo hanno spiegato il sindaco di Agliè Marco Succio, recentemente nominato alla guida locale del partito “Fare!” insieme ai consiglieri regionali del centro destra, Claudia Porchietto e a Gianluca Vignale, e alla padrona di casa, il sindaco Albana Bertodatto, col contributo tecnico dell’architetto Giancarlo Paglia e di Livio Dezzani, esperti in urbanistica, nella serata del 6 aprile scorso. “Il problema del consumo di suolo - spiega Succio - è una tematica già considerata a livello europeo: è innegabile che occorra valorizzare l’esistente andando a limitare nuove costruzioni ma non condividiamo le modalità”. Significherebbe scombinare tutti gli equilibri, svendere terreni su cui i cittadini hanno finora pagato le tasse perché a destinazione urbanistica, buttare nel cestino migliaia di euro spesi per piani regolatori nuovi. “Ci saranno abitanti che potranno trovarsi terreni improduttivo dopo aver pagato magari l’Imu per anni - fa notare Succio -. Ci sono comuni che hanno speso tantissimi soldi per adeguare questi piani e adesso si troverebbero in difficoltà ad intervenire”.  Secondo la legge regionale il piano comprenderebbe una parte strutturale intercomunale con ambiti definiti dalle Regioni, “che quindi - osserva il sindaco alladiese - vengano definiti sopra le teste degli amministratori locali”, ed un’altra parte declinabile di realtà in realtà relativa a singoli interventi urbanistici. “Rimettere in moto tutta questa proceduta è quantomeno impegnativo” osserva Succio. Molti amministratori erano presenti, del Canavese e dell’eporediese, interessati all’argomento che sarà discusso ancora a livello regionale.    
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