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13 Settembre 2014 - 15:20
Raffaele Guariniello
In Italia circola una quantità enorme di sacchetti presentati come biodegradabili ma che in realtà non lo sono: la denuncia di Assobioplastoche è stata raccolta a Torino dal pm Raffaele Guariniello. I primi risultati dell'indagine giudiziaria, svolta di concerto con i carabinieri del Nas, hanno confermato i sospetti dell'associazione. E' stato così aperto un fascicolo per frode in commercio. I responsabili delle aziende produttrici e distributrici verranno identificati e indagati.
La dicitura "biodegradabile" è ingannevole se il sacchetto contiene materie - quali per esempio il polietilene - che ne rallentano o addirittura impediscono il processo di decomposizione. Assobioplastiche afferma che è il caso di una grandissima quantità di involucri liberamente venduti in Italia.
Un decreto ministeriale del 18 marzo 2013 regola la materia attraverso rimandi ai parametri Uni-Em e alla normativa europea.
Un sacchetto è considerato biodegradabile se si decompone per il 90% nell'arco di sei mesi.
Il pm Guariniello, nell'ambito del procedimento giudiziario, ha già ricevuto una corposa informativa dal Ministero dell'Ambiente.
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