Mariangela Valentini, Alessandro Dotto, Paolo Piero Franzese e Giuseppe Palminteri
Bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici, mazzi di fiori, biglietti e messaggi. Mentre in vari modi sia le persone comuni che i rappresentanti delle istituzioni rendevano omaggio ai quattro militari coinvolti nell'incidente tra i due Tornado precipitati due giorni fa sui monti marchigiani, nella base di Ghedi, a sud di Brescia e sede del 6/o Stormo, è stato il giorno degli abbracci dolorosi tra i vertici dell'Aeronautica e i familiari di piloti e navigatori. Momenti "indescrivibili", in cui gli uomini in divisa, tra cui anche il Capo di Stato Maggiore Pasquale Preziosa, hanno cercato di trovare le parole più adatte per esprimere, davanti ai volti piegati dal dolore di padri e madri, da un lato la sofferenza per quanto accaduto a quei "figli dell'Italia" e dall'altro il riconoscimento per tutto quello che hanno fatto per il Paese. Il generale Preziosa, 'numero uno' dell'Aeronautica militare, è arrivato in mattinata alla base ed è rimasto per alcune ore a colloquio con le famiglie giunte ieri nella 'cittadella' e che hanno chiesto di poter restare un altro giorno, o forse due, per continuare a seguire le ricerche dei corpi che nel frattempo sono andate avanti senza sosta nella zona montuosa nei pressi di Ascoli Piceno. Con a fianco anche alcuni colleghi dei due piloti, Alessandro Dotto e Mariangela Valentini, e dei due navigatori, Giuseppe Palminteri e Paolo Piero Franzese, Preziosa ha portato alle famiglie il messaggio di cordoglio del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e delle autorità istituzionali che in questi giorni si sono strette intorno all'Aeronautica Militare. Nelle ultime ore, infatti, sono arrivati i messaggi, tra gli altri, del Presidente della Camera Laura Boldrini e dei Presidenti delle Commissioni Difesa e Bilancio di Camera e Senato. Le attività di addestramento nell'aeroporto militare, intanto, in questi giorni si sono ovviamente ridotte, o quasi fermate, proprio perché tutti i componenti del 6/o Stormo, o meglio i cosiddetti 'Diavoli Rossi', non hanno voluto lasciare nemmeno per un attimo soli i familiari dei quattro capitani. Hanno voluto essere vicini a loro mentre arrivavano le notizie dalle Marche. "Ora quello che conta per noi, a prescindere dalla ricostruzione di quanto accaduto, è trovare almeno i corpi dei nostri amici", ha spiegato un militare con le lacrime agli occhi. Intanto, su Facebook Caterina Furlanis, compagna di volo di Mariangela Valentini e l'altra donna pilota della base, ha 'postato' solo poche righe: "Adesso mi sveglio e mi accorgo che è stato solo un brutto sogno ... è così, per forza ...". E mentre il generale Preziosa lasciava la base per raggiungere altri familiari dei militari coinvolti nella tragedia all'aeroporto di Malpensa, nella base arrivavano anche mazzi di fiori e biglietti da cittadini che hanno voluto così rendere onore ai quattro giovani. Lo stesso sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, ha parlato dell'incidente come di un "dramma familiare", perché il paese convive da oltre 50 anni ormai con la presenza degli uomini e delle donne del 6/o Stormo. Oggi, dunque, il primo cittadino ha deciso di porre le bandiere a mezz'asta e quasi certamente verrà proclamato il lutto cittadino quando si svolgeranno i funerali, che dovrebbero tenersi nella base in provincia di Brescia, dopo che saranno terminate le operazioni di recupero dei corpi.
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