Un incontro con il ministro dell' Istruzione, Stefania Giannini, per "mettere fine a queste palesi ingiustizie e a questo mattatoio istituzionale". Lo chiedono i precari della scuola, riuniti nel gruppo Facebook "Ora Basta!!!", in una lettera inviata questa mattina a viale Trastevere e, per conoscenza, anche al premier Matteo Renzi. Si tratta di un gruppo di oltre 1.600 precari, iscritti nelle graduatorie ad esaurimento (Gae) e che, a causa del trasferimento (soprattutto da sud a centro-nord) di altri precari nelle loro liste provinciali, ora rischiano l'attesa immissione in ruolo. "E' arrivato il momento di sistemare" questa "martoriata scuola" - scrivono i precari che presto formeranno un comitato - e di "farlo consultando i diretti interessati. I sindacati, troppo spesso assenti e incapaci di affrontare la realtà, non hanno saputo contrastare leggi che hanno calpestato diritti sacrosanti; i partiti hanno pensato soltanto ai propri interessi populistici". Per questo ora, dicono, "scavalchiamo tutti" e faremo "valere le nostre ragioni utilizzando tutti gli strumenti democratici e pacifici che la Costituzione ci mette a disposizione. Non ci fermeremo fino a che non avremo raggiunto il nostro scopo". La lettera è stata scritta dall'amministratrice del gruppo, Rosaria Miranda, dopo un incontro informale, avvenuto due giorni tra Giannini e una delegazione del gruppo al Caffè della Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lu): "Sui controlli di punteggio per le iscrizioni nelle graduatorie, per i quali abbiamo chiesto maggiore rigore e vigilanza da parte dello Stato, il ministro ci ha detto di rivolgerci ai giudici. In pratica 'scannatevi tra voi'. Eviteremo una guerra fratricida tra poveri, ma ci uniremo per obbligarvi a cambiare una volta per tutte questa martoriata Scuola. Per troppi anni si è fatto tutto giocando sulla nostra pelle". I precari ricordano infine al ministro che ci sono "137mila persone che attendono di essere assunte nella scuola dopo anni di precariato. Non ci sembra equilibrato" dunque il metodo di assunzione (50% dalle Gae e 50% dalle graduatorie del concorso), "considerando il pesante divario tra il numero di precari in attesa e il numero di vincitori del concorso".
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.