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Tari alle stelle, servizio a singhiozzo: a Gassino l’ennesima emergenza rifiuti (durante le feste)

Le lamentele dei cittadini si sommano a quelle già emerse nei mesi scorsi e alle critiche del PD all’assessore Santoliquido

Tari alle stelle, servizio a singhiozzo: a Gassino l’ennesima emergenza rifiuti (durante le feste)

Tari alle stelle, servizio a singhiozzo: a Gassino l’ennesima emergenza rifiuti (durante le feste)

Il problema non è nuovo, ma nelle ultime settimane è tornato sotto gli occhi di tutti. Complice il periodo delle festività natalizie, con meno giorni lavorativi e una produzione di rifiuti inevitabilmente più alta tra pranzi, cene e ricorrenze, a Gassino Torinese le segnalazioni sul mancato ritiro dei rifiuti da parte di Seta si sono moltiplicate. E, come già accaduto in passato, a far da cassa di risonanza sono stati soprattutto i social media e i gruppi cittadini.

Negli ultimi giorni di dicembre, tra il 28 e il 29, diversi residenti hanno denunciato situazioni simili in zone diverse del paese. In via Diaz, ad esempio, qualcuno racconta che “l' indifferenziato non è stato ritirato nel pomeriggio; sono stati svuotati solo i bidoni piccoli”. Una raccolta parziale che ha lasciato per strada cassonetti pieni e sacchi accatastati, con l’inevitabile disservizio.

Ancora più dura la segnalazione arrivata da strada della Ressia, dove un cittadino parla senza mezzi termini di “una discarica, chiedendosi “possibile che con quello che paghiamo dobbiamo essere sommersi dall’immondizia? Però poi sempre pronti a chiedere soldi!”. Un riferimento diretto alla Tari, che molti contribuenti percepiscono come sempre più pesante a fronte di un servizio giudicato irregolare.

Via Diaz, immagine condivisa dai cittadini

Stesso copione in via Redipuglia, dove un’altra testimonianza online racconta una situazione ormai ricorrente: È vergognoso il servizio di Seta, con quello che paghiamo saltano i ritiri da noi succede molto spesso, adesso siamo sommersi di carta e cartoni poiché non sono passati”. Non un episodio isolato, dunque, ma una sequenza di disservizi che coinvolge diverse tipologie di rifiuto e più quartieri.

Il contesto delle feste è un elemento che tutti, Comune compreso, riconoscono. I giorni lavorativi di raccolta sono meno, l'umido aumenta, i cartoni degli imballaggi si accumulano più rapidamente. Ma è proprio questo il punto sollevato da molti cittadini: se il periodo è prevedibile, perché il servizio non riesce ad assorbire il carico extra? Una domanda che ritorna ciclicamente, soprattutto nei momenti dell’anno più delicati.

Non è la prima volta che il tema finisce al centro del dibattito pubblico. Nei mesi scorsi il circolo PD del Gassinese era andato all’attacco dell’assessore competente, Vito Santoliquido, parlando apertamente di una gestione inefficace dei rapporti con Seta e di un Comune troppo spesso costretto a inseguire le emergenze invece di prevenirle. In un post che aveva fatto discutere, i Dem avevano parlato di un assessore “scomparso” di fronte alle proteste dei cittadini, chiedendo maggiore presenza e un confronto diretto e strutturato con il gestore del servizio.

Dal canto suo, l’amministrazione e il sindaco Cristian Corrado hanno più volte spiegato di aver sollecitato Seta, anche pubblicamente, promettendo verifiche e richiami formali. Una linea che però, agli occhi di molti residenti, non sembra aver prodotto risultati duraturi. Le stesse dinamiche si ripresentano a distanza di settimane: bidoni lasciati pieni, ritiri saltati, rifiuti che restano in strada oltre i tempi previsti.

Il problema, però, non riguarda solo Gassino. Anche in altri Comuni serviti da Seta si sono accesi negli scorsi mesi malumori simili, come a Castiglione e a San Mauro. Ma questo non basta a placare la frustrazione di chi, puntualmente, si ritrova a convivere con sacchi accumulati sotto casa. E a poco serve ricordare che esistono l’ecocentro o i canali ufficiali di segnalazione, quando la percezione diffusa è quella di un servizio che non regge l’urto nei momenti di maggiore bisogno.

Sullo sfondo resta anche il tema della tariffazione puntuale, che il Comune sta progressivamente introducendo e che, nelle intenzioni, dovrebbe rendere il sistema più equo ed efficiente. Ma per molti cittadini il passaggio rischia di diventare incomprensibile se, alla base, manca la regolarità del servizio. Pagare in base a quanto si conferisce ha senso solo se la raccolta funziona, altrimenti si trasforma in un ulteriore motivo di irritazione.

A pochi giorni da Capodanno, con un altro picco di rifiuti alle porte, la sensazione diffusa è quella di un problema tutt’altro che risolto. Le segnalazioni online continuano, il malcontento cresce e la politica locale torna a interrogarsi su responsabilità, controlli e capacità di intervento. Per i cittadini, però, la questione resta molto concreta: bidoni pieni, sacchi per strada e la domanda, sempre la stessa, su quanto ancora si dovrà aspettare prima di vedere un servizio all’altezza di ciò che viene pagato.

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