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Carosso vota sì al bilancio, il centrodestra di San Mauro insorge: “È passato in maggioranza”

Antonetto (FdI): “Non è solo una frattura, di fatto è ormai in maggioranza. Elezioni del 2027? Carosso mai con noi”

Carosso vota sì al bilancio, il centrodestra di San Mauro insorge: “È passato in maggioranza”

Carosso vota sì al bilancio, il centrodestra di San Mauro insorge: “È passato in maggioranza”

Un voto che va ben oltre la spaccatura, e che di fatto sancisce il passaggio in maggioranza di un consigliere comunale. L'analisi della capogruppo di FdI, Paola Antonetto, dopo l'ultima seduta del Consiglio comunale di San Mauro Torinese è netta.

Al centro dell'attenzione ritorna il comportamento politico di Riccardo Carosso, seduto tra i banchi dell'opposizione con la lista civica Due Ponti. Lo scorso 22 dicembre, durante l'ultima seduta consiliare dell'anno, ha votato contro il DUP e a favore del bilancio. Una condotta, ha sottolineato Antonetto, a dir poco inusuale per un consigliere d'opposizione.

«L'atto più importante e più significativo a livello politico, per un'amministrazione, è il bilancio. È lo stanziamento di fondi per la progettualità della maggioranza. Votarlo significa approvare il programma politico del centrosinistra. L'opposizione in Comune, ormai, è formata da cinque elementi, perché lui non ne fa più parte. La spaccatura si è già consumata un anno fa», ha commentato Antonetto.

Paola Antonetto

Secondo Carosso, invece, l'attuale bilancio sarebbe talmente stringato e sottoposto a pesanti tagli da non essere più considerato un atto politico, ma di "sopravvivenza"; al contrario del DUP – sosteneva Carosso nell'ultimo Consiglio comunale –, il documento unico di programmazione, che per lui rimane un atto politico.

«Votare contro il DUP ma a favore del bilancio – commenta Antonetto – non ha senso. I due documenti sono in continuità l'uno con l'altro, non sono due discorsi separati. Forse lui non l'ha ancora capito. Nella sua dichiarazione di voto, ha detto di volersi discostare dalle logiche della vecchia politica, votando a favore del bilancio. In realtà, secondo me, rappresenta il peggio della vecchia politica: la politica dell'inciucio. Anche quando si è detto contrario al mutuo per le casse del comune, criticando quello del 2006, si è dimenticato che anche allora era in Consiglio comunale. E quel mutuo l'aveva votato».

Non si tratta di certo della prima volta che il consigliere viene accusato di ambiguità da parte dei suoi (almeno sulla carta) alleati, ma a questa accusa si aggiungono altri elementi. Alcune indiscrezioni, negli scorsi mesi, davano Carosso come "papabile" assessore della Giunta Guazzora. Un passaggio che, inevitabilmente, avrebbe sancito il suo ingresso definitivo in maggioranza, e che avrebbe liberato un posto da consigliere comunale, com'è successo poi invece nel caso di Aldo Parola e Diego Innocenti: il primo diventato assessore, il secondo subentrato come consigliere.

Al posto di Carosso, sarebbe diventato consigliere Andrea Savio, di San Mauro Domani, una lista che però non fa più parte da tempo del "Patto civico", e che non avrebbe appoggiato la linea del neoassessore.

Stando a fonti vicine al palazzo comunale, a Carosso sarebbe stata allora offerta dalla Lista Guazzora la presidenza del Consiglio comunale, al posto della Dem Maria Vallino. Il consigliere di Due Ponti si sarebbe così potuto avvicinare alla maggioranza, rimanendo però formalmente all'opposizione, e permettendo anche al centrosinistra di fare "bella figura" cedendo quel posto alla minoranza. Ma si trattava di un compromesso che il PD non poteva accettare. E così, un anno fa, questa operazione trapelata si concluse con un nulla di fatto.

Le elezioni del 2027 si stanno però avvicinando, e la domanda sorge spontanea: Carosso con chi si candiderà? Correrà con il centrodestra, da solo o con il centrosinistra?

«Di certo non c'è spazio per uno come Carosso nel centrodestra. C'è spazio solo per chi ha una visione chiara e coerente. Al momento, non abbiamo ancora un nome per il nostro candidato sindaco. Potrebbe essere Roberto Olivero, persona molto autorevole e competente, ma abbiamo anche altri nomi sul tavolo, tutti di persone serie, anche legate alle associazioni. Olivero quindi è uno dei possibili canditati, ma di certo non l'unico: stiamo facendo le nostre valutazioni. Quello che è certo è che Carosso non correrà mai con noi, e sa già che da solo perderebbe», ha commentato Antonetto. Resta quindi da vedere, a questo punto, se il centrosinistra lo accoglierà effettivamente tra le proprie fila.

«Questa Giunta è fatta da tanti yes-man, tutta gente fidata di Giulia Guazzora, tranne uno (Rastelli, n.d.r.). Non escludo che, davanti a un candidato autorevole del centrodestra, lei si possa tirare indietro, lasciando l'onere della candidatura a qualcun altro. Io considero lei a parte dal resto della maggioranza, a livello politico. Anche solo il fatto che non abbia preso la parola quando è stato illustrato il bilancio è significativo: la dice lunga su quanto lo conosca. Cioè zero. Dobbiamo dire grazie a Bongiovanni per quei soldi arrivati negli ultimi anni: sono del PNRR, e di certo non sono 25 milioni di euro come sosteneva», ha concluso Antonetto.

Al netto delle polemiche, resta un dato politico difficile da aggirare: a San Mauro il confine tra maggioranza e opposizione è sempre più sfumato per qualcuno. Il voto sul bilancio ha certificato una frattura che non è più solo numerica, ma di linea e di prospettiva.

In un Consiglio comunale dove le posizioni si muovono, si ricompongono e talvolta si sovrappongono, la partita vera si gioca già sulle prossime elezioni. E se oggi il centrodestra rivendica coerenza e chiarezza, il centrosinistra dovrà decidere se e come gestire queste ambiguità senza trasformarle in un boomerang elettorale. Perché, alla fine, saranno i comportamenti politici a pesare sul giudizio degli elettori.

 

Riccardo Carosso

 
 
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