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Quando una piccola luce accende un grande Natale

A Pertusio il Natale diventa comunità: luminarie, bambini e associazioni raccontano un paese che sceglie di stare insieme

QUANDO UNA PICCOLA LUCE ACCENDE UN GRANDE NATALE!

A Pertusio il Natale non arriva mai all’improvviso. Si avvicina piano, come fanno le cose autentiche, quelle che nascono dal basso e crescono grazie alle persone. Quest’anno il piccolo paese dell’Alto Canavese ha scelto di accendersi non solo di luci, ma di relazioni, di gesti condivisi, di una partecipazione che va oltre l’addobbo e diventa racconto collettivo. Con il concorso di installazioni luminose “E luce sia”, promosso dalle associazioni locali, le strade si sono trasformate in un percorso fatto di creatività e senso di appartenenza, affidando ai cittadini il compito semplice ma prezioso di scegliere, votare, sentirsi parte.

Il cuore di questo Natale batte forte al bocciodromo, luogo che a Pertusio non è solo uno spazio fisico ma un punto di incontro vero. Qui, venerdì 19 dicembre alle 18, lo spettacolo di Natale ha messo insieme generazioni diverse, storie diverse, ma un unico filo conduttore. Un presentatore diretto e coinvolgente ha accompagnato il pubblico tra le voci dei bambini della scuola primaria, della scuola dell’infanzia, dell’asilo nido, gli animatori dell’oratorio e il coro parrocchiale. Sul palco si è vista una comunità intera, senza distinzioni, dove l’impegno degli adulti sostiene l’innocenza dei più piccoli e la rende possibile.

Il tema della serata era la luce. Non una parola astratta, ma un gesto concreto. Ogni bambino aveva in mano un piccolo lumino, portato con attenzione verso una grande candela centrale. Una dopo l’altra, le fiammelle si sono avvicinate, si sono toccate, si sono unite. Tante luci fragili che insieme diventano una fiamma più forte. Un’immagine semplice, quasi elementare, e proprio per questo potente. È lì che si capisce cosa significa davvero comunità: nessuno illumina da solo, ma tutti fanno la differenza.

Nel suo intervento finale, il sindaco Giuseppe Antonio Damini, insieme al presidente della Pro Loco, ha ricordato come nelle piccole realtà la passione e la coesione siano la vera forza capace di far crescere tutti. Parole che a Pertusio non suonano come un discorso di circostanza, ma come una constatazione quotidiana. Qui il Natale non è una ricorrenza da consumare in fretta, ma un tempo da vivere, un’occasione per riconoscersi parte di qualcosa che va oltre il singolo.

La luce natalizia, del resto, parla da sempre di rinascita e di speranza. Richiama la nascita di Gesù, la luce del mondo, ma parla anche a chi non cerca simboli religiosi e ha semplicemente bisogno di sentirsi meno solo. Le luci cambiano gli spazi, rendono le persone più disponibili, sciolgono tensioni, ricordano che anche nei momenti difficili esiste una possibilità di calore e di incontro. Ogni gesto di bontà diventa così un seme, piccolo ma capace di generare altro.

A Pertusio le luminarie non sono solo decorazioni. Sono un invito silenzioso a prendersi cura degli altri, a diffondere solidarietà, a essere luce reciproca. Perché il Natale, nella sua forma più autentica, non chiede grandezza o spettacolo. Chiede solo questo: che ognuno accenda la propria luce. E insieme, anche la notte più lunga può iniziare a somigliare a un’alba.



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