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Costume e Società
18 Dicembre 2025 - 23:32
Alfonso Signorini
Ha deciso di non parlare. O meglio: ha deciso di parlare solo nelle aule di tribunale.
È da qui che parte questa storia. Dalla scelta annunciata da Alfonso Signorini di “mettere tutto in mano ai legali”, di fronte a una valanga di accuse che, nel giro di poche ore, ha travolto il mondo della televisione italiana, Mediaset e il Grande Fratello come uno tsunami mediatico.
Una decisione netta, comunicata attraverso indiscrezioni e conferme indirette, senza conferenze stampa, senza smentite puntuali, senza entrare nel merito. Silenzio. Avvocati. Carte. Tribunali. È questo, oggi, l’unico terreno su cui Signoriniha scelto di muoversi, mentre fuori il clamore cresce e la vicenda assume contorni sempre più pesanti.
Tutto esplode con Fabrizio Corona. Ancora lui. Ancora una volta al centro di una tempesta che mescola gossip, accuse, presunti documenti e una narrazione che punta dritta al cuore del potere televisivo. Corona dedica un’intera puntata del suo format web Falsissimo, intitolata Il prezzo del successo, a Alfonso Signorini, parlando apertamente di un presunto “sistema”, ribattezzato senza mezzi termini sistema Signorini.


Le accuse sono di quelle che non consentono mezze misure. Secondo Corona, esisterebbe un meccanismo consolidato nel tempo in cui giovani uomini, aspiranti personaggi televisivi, modelli o influencer, avrebbero ottenuto visibilità, ruoli o accessi privilegiati – in particolare al Grande Fratello Vip – solo dopo aver accettato avances o relazioni personali con Signorini. Il concetto viene ripetuto più volte, con una frase destinata a rimanere impressa: “Se non vai a letto con lui, non lavori in televisione”.
Corona mostra presunte chat, messaggi privati, fotografie, screenshot. Materiale che, sostiene, proverebbe contatti insistenti, apprezzamenti espliciti, inviti, promesse, allusioni. Tra i nomi citati emerge quello di Antonio Medugno, ex concorrente del Grande Fratello, indicato come uno dei casi emblematici, il “caso zero” di un sistema che – sempre secondo Corona – si sarebbe ripetuto negli anni con decine di giovani.
Non solo. Corona parla di segnalazioni ricevute, di racconti simili tra loro, di dinamiche note “nell’ambiente” ma mai raccontate pubblicamente. Allarga il discorso al contesto più ampio del potere mediatico, alla carriera di Signorini, al suo ruolo di direttore di Chi, alla sua centralità in Mediaset. Un racconto che, volutamente o meno, non si limita alla persona ma chiama in causa un intero sistema.
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Di fronte a tutto questo, Alfonso Signorini non entra nel merito. Nessuna smentita dettagliata, nessuna replica punto per punto. La linea è una sola: avvocati. La vicenda viene affidata ai legali, con l’ipotesi concreta di azioni giudiziarie per tutelare la propria immagine. Una scelta che, se da un lato è comprensibile, dall’altro lascia spazio a interpretazioni, sospetti, letture contrastanti.
Intanto il caso rimbalza ovunque. Giornali, siti, talk show, social. Il mondo dello spettacolo si divide. Alcuni personaggi difendono Signorini, parlano di attacchi strumentali, ricordano la figura controversa di Corona, la sua storia giudiziaria, il suo rapporto conflittuale con la verità. Altri commentano con frasi ambigue, allusive, lasciando intendere che certe dinamiche sarebbero “note da tempo”. Ex concorrenti del Grande Fratello intervengono sui social, tra solidarietà, silenzi eloquenti e riferimenti al “karma”.
Nel frattempo, l’effetto mediatico è paradossale: mentre la reputazione di Signorini viene messa in discussione, i suoi profili social crescono, il nome domina le tendenze, il caso diventa argomento fisso di conversazione. Una dimostrazione brutale di come oggi lo scandalo, vero o presunto, alimenti visibilità e attenzione.
E poi c’è Mediaset. Ufficialmente silenziosa. Nessun comunicato, nessuna presa di posizione pubblica. Ma dietro le quinte, secondo numerose indiscrezioni, il caso viene valutato con attenzione. Si parla del futuro del Grande Fratello, della conduzione, dell’opportunità o meno di proseguire con Signorini alla guida del programma. Nulla di ufficiale, tutto sul piano delle valutazioni interne, ma il tema è sul tavolo.
Un punto, però, va chiarito con forza: al momento non esiste alcuna conferma giudiziaria delle accuse. Non risultano indagini aperte, procedimenti in corso, riscontri ufficiali. Le accuse restano tali: accuse. Raccontate da Fabrizio Corona, rilanciate dai media, discusse dall’opinione pubblica. In un Paese dove il confine tra informazione, spettacolo e processo mediatico è sempre più sottile.
La vicenda è dunque sospesa. Da una parte un accusatore che promette nuove rivelazioni e sostiene di avere altro materiale. Dall’altra un conduttore potentissimo che sceglie il silenzio e la via legale. In mezzo, un sistema televisivo sotto pressione, un reality simbolo come il Grande Fratello, e un’opinione pubblica chiamata a districarsi tra clamore, prudenza e diritto di difesa.
Insomma, una storia che non è affatto chiusa. Anzi. È appena cominciata.
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