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Alessia Babando, la terza generazione: quando il futuro entra in farmacia

A soli 23 anni la laurea che rinnova una storia iniziata nel 1971: tradizione familiare, cura del territorio e uno sguardo giovane sul domani della Farmacia Babando di Favria

Alessia Babando, la terza generazione: quando il futuro entra in farmacia

Alessia Babando, la terza generazione: quando il futuro entra in farmacia

Ci sono giorni che segnano un passaggio, altri che diventano simbolo. Martedì 16 dicembre, prima ancora che l’anno accademico giungesse al termine, Alessia Babando ha conseguito la laurea a soli 23 anni, aprendo ufficialmente le porte alla terza generazione di farmacisti della famiglia Babando. Un traguardo personale importante, certo, ma anche un evento che parla alla comunità di Favria, alla sua storia e al suo futuro.

La Farmacia Babando non è soltanto un’attività commerciale: è un racconto che attraversa il tempo, fatto di volti, mani, parole sussurrate dietro un banco e fiducia costruita giorno dopo giorno. Tutto ebbe inizio il 23 giugno 1971 con il nonno, il compianto Albino Babando, farmacista di altri tempi, quando il professionista della salute era ancora chiamato speziale ed era figura centrale della vita comunitaria. Conoscitore profondo di erbe, chimica e rimedi naturali, rappresentava un riferimento sanitario e umano imprescindibile, una presenza autorevole al pari del sindaco o del comandante dei carabinieri.

Il 3 novembre 1994, quel testimone passò al figlio, Massimo Babando, che seppe custodire e rinnovare quell’eredità con competenza, passione e dedizione. Senza mai tradire lo spirito originario, la farmacia ha attraversato gli anni adattandosi ai cambiamenti, mantenendo però intatto il suo ruolo: essere un luogo di ascolto prima ancora che di dispensazione. Oggi, con Alessia, quella storia continua.

Una farmacia a tradizione familiare è molto più di un’impresa: è un patto silenzioso con il territorio. È l’equilibrio costante tra memoria e innovazione, tra ciò che è stato e ciò che deve ancora venire. È la capacità di offrire un servizio personalizzato, una consulenza attenta, una cura che nasce dall’ascolto e dall’esperienza plurigenerazionale. È l’amore per le preparazioni galeniche, per i rimedi naturali, per una professionalità che non si limita al farmaco, ma accompagna le persone nel loro percorso di salute. È anche la consapevolezza delle sfide del passaggio generazionale, che richiedono visione, studio e responsabilità, affinché il futuro sia solido quanto il passato.

Entrare oggi nella Farmacia Babando è come compiere un piccolo viaggio nel tempo: dai locali del castello di Favria fino all’attuale sede di via Caporal Cattaneo 9. Tra quegli scaffali si respirano storie di cura, passione e dedizione. Ogni mattina, alzare la serranda significa sentire il peso e il privilegio di un compito che si rinnova, con il desiderio profondo di trasmettere a chi entra la stessa accoglienza e lo stesso amore per la professione che hanno attraversato le generazioni.

Ora, dietro al banco, c’è anche Alessia. Accoglie con il sorriso e con l’entusiasmo di chi ha studiato, sognato e creduto. È pronta ad ascoltare come faceva il nonno e a prendersi cura come ha sempre fatto suo padre Massimo. In lei convivono la solidità della tradizione e la freschezza del futuro, la memoria di ciò che è stato e il coraggio di ciò che sarà.

Questa laurea, allora, non è un punto di arrivo, ma una soglia. Perché il futuro, quando nasce da radici profonde, non fa paura: fiorisce. E nella Farmacia Babando, oggi come ieri, la scienza incontra l’umanità, la competenza incontra il cuore, e il domani entra in farmacia con passo leggero, portando con sé nuove idee, nuove cure e la stessa, antica passione per prendersi cura delle persone.

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