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Sentinelle contro la violenza: le operatrici del benessere diventano presidio di ascolto a Ivrea

Concluso il corso di formazione promosso dal Soroptimist Club Ivrea e Canavese con il Comune e le associazioni di categoria: circa trenta professioniste formate per riconoscere i segnali di violenza e orientare le donne verso i servizi di aiuto

Sentinelle contro la violenza: le operatrici del benessere diventano presidio di ascolto a Ivrea

Sentinelle contro la violenza: le operatrici del benessere diventano presidio di ascolto a Ivrea

Parte dai luoghi più quotidiani, quelli in cui ci si prende cura di sé, il progetto “Sentinelle nelle professioni contro la violenza” promosso dal Soroptimist Club Ivrea e Canavese, che in queste settimane ha visto la conclusione di un corso di formazione rivolto alle operatrici del benessere del territorio. Un’iniziativa nazionale che punta ad allargare la rete di ascolto e di aiuto alle donne vittime di violenza, intercettando segnali spesso silenziosi proprio nei contesti di fiducia come centri estetici, saloni di bellezza e scuole professionali.

Il progetto, avviato grazie a un accordo di collaborazione con il Comune di Ivrea e realizzato in partnership con le associazioni di categoria Confartigianato, Ascom, CNA e Confesercenti, ha coinvolto professioniste che, per la natura stessa del loro lavoro, instaurano un rapporto diretto e continuativo con le clienti. A loro è stato chiesto non solo di affinare le competenze di ascolto e accoglienza, ma anche di diventare veri e propri punti di riferimento, mettendo a disposizione materiale informativo cartaceo utile a orientare eventuali vittime verso i servizi di supporto presenti sul territorio.

ines bisi

carabinieri

polizia locale

I pieghevoli distribuiti nei luoghi di lavoro riportano indicazioni fondamentali: dal numero unico di emergenza ai centri antiviolenza, dal Pronto Soccorso ai servizi ospedalieri e territoriali, fino alle associazioni di supporto attive localmente. Strumenti semplici, ma potenzialmente decisivi, pensati per offrire informazioni chiare e immediate in un contesto protetto.

Dopo l’adesione al progetto, le operatrici del benessere sono state invitate a partecipare a un corso di formazione articolato in due moduli, ospitato dal Comune di Ivrea nella Sala Consiliare. Il primo incontro, svoltosi il 10 novembre, è stato dedicato all’introduzione alla violenza di genere. Forze dell’Ordine, avvocate, assistenti sociali e operatori sanitari hanno affrontato temi cruciali come la distinzione tra conflitto e violenza, gli stereotipi e le discriminazioni di genere, la violenza nelle relazioni intime, il ciclo della violenza e le diverse tipologie di abuso – fisico, psicologico, economico, sessuale e persecutorio – con un approfondimento sugli aspetti giuridici legati al Codice Rosso.

Il secondo modulo, tenutosi il 17 novembre, ha spostato l’attenzione sull’essere parte attiva della rete locale di aiuto. A guidare la formazione sono state due psicologhe con competenze specifiche, Elena Ciampi ed Enrica Zanetto, socie del Soroptimist Club Ivrea e Canavese. Il confronto diretto con le partecipanti ha dato vita a un dibattito intenso e partecipato, segno di un interesse autentico e consapevole rispetto al ruolo che le “sentinelle” sono chiamate a svolgere. Gli interventi delle formatrici hanno messo in luce non solo come riconoscere le dinamiche della violenza, ma anche quali comportamenti adottare e quali evitare, indicando buone prassi per accompagnare le donne verso percorsi di aiuto adeguati.

Al termine del percorso formativo, il Soroptimist Club ha consegnato alle partecipanti l’attestato e il marchio di “Sentinella nelle professioni contro la violenza” agli esercizi aderenti al progetto, una certificazione che testimonia l’impegno concreto assunto nei confronti della comunità.

La presidente del Soroptimist Club Ivrea e Canavese, Eugenia Enrico, a nome di tutte le socie, ha voluto ringraziare le professioniste del benessere per la grande partecipazione al corso – circa trenta operatrici presenti a entrambi i moduli – sottolineando la sensibilità e la consapevolezza dimostrate nel contrasto alla violenza di genere e la disponibilità a diventare parte attiva di un cambiamento culturale necessario e non più rinviabile.

Un progetto che, partendo da gesti quotidiani e relazioni di fiducia, prova a costruire una rete più ampia, capillare e attenta, capace di non lasciare sole le donne nel momento più difficile.

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