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Borse di studio in ritardo, TAURUS Unito attacca la Regione: “Il diritto allo studio non può aspettare”

Quasi 4.000 idonei ancora senza il versamento. Fondi fermi fino al bilancio di gennaio

Borse di studio in ritardo

Borse di studio in ritardo, TAURUS Unito attacca la Regione: “Il diritto allo studio non può aspettare” (foto di repertorio)

Il ritardo nelle borse di studio torna al centro del dibattito universitario piemontese. Nella giornata del 18 dicembre una delegazione di studenti di diverse associazioni è stata ascoltata dal Consiglio regionale del Piemonte per segnalare la mancata erogazione della quota annuale prevista per dicembre. Secondo i dati riportati dagli studenti, circa il 20% degli idonei non ha ancora ricevuto il contributo: si tratta di quasi 4.000 persone, tutte riconosciute aventi diritto.

Durante l’audizione, è emerso che lo sblocco dei fondi avverrà soltanto dopo l’approvazione della legge di bilancio, prevista per la fine di gennaio 2026. Una prospettiva che prolungherebbe il ritardo di almeno un mese, lasciando migliaia di studenti senza un sostegno economico ritenuto essenziale per la permanenza all’università.

A intervenire è TAURUS Unito, associazione dell’Università degli Studi di Torino, che definisce la situazione “grave” e denuncia la ripetitività del problema. Secondo l’associazione, i continui ritardi rappresentano un segnale di “disinteresse strutturale” verso il diritto allo studio, colpendo soprattutto chi vive condizioni economiche fragili.

Per TAURUS Unito, l’effetto dei ritardi è diretto. Gli studenti che dipendono dalla borsa di studio vedono crescere incertezza, difficoltà nella gestione delle spese e ostacoli alla continuità del percorso universitario. Un contesto che, spiegano, contrasta con la funzione sociale dell’università, chiamata a essere strumento di mobilità e non un ulteriore elemento di disuguaglianza.

Nel comunicato diffuso dall’associazione si richiama anche il dettato costituzionale. La Carta affida alla Repubblica il compito di rendere effettivo il diritto allo studio mediante borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze. Per TAURUS Unito, subordinare la tutela di questo diritto ai tempi della programmazione politica e ai ritardi amministrativi significa violare un principio fondamentale.

L’associazione chiede quindi un cambio di passo. Le borse di studio devono essere erogate con tempistiche certe e adeguate, senza rinvii che ricadono ogni anno sugli stessi studenti. L’obiettivo, ribadisce TAURUS Unito, è restituire stabilità al sistema universitario piemontese e garantire pari opportunità a chi sceglie di proseguire gli studi.

La questione sarà nuovamente affrontata in Regione dopo l’approvazione del bilancio, mentre migliaia di studenti restano in attesa del versamento.

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