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L’acciaio "verde" del futuro ha un cuore piemontese: la Morello Srl protagonista della rivoluzione all'idrogeno

Da Leini alla centrale pilota Hydra: l'azienda del settimese Massimiliano Morello in prima linea nel progetto inaugurato dal ministro Urso

L’acciaio "verde" ha un cuore piemontese: la Morello Srl protagonista della rivoluzione all'idrogeno

Il ministro Adolfo Urso

L’acciaieria a carbonio zero del futuro avrà un cuore che batte tra Leini e Settimo Torinese. È qui, nel distretto produttivo a nord di Torino, che risiedono le competenze scelte per costruire una delle infrastrutture più avanzate d'Europa. La Morello Srl, azienda guidata dal settimese Massimiliano Morello, è infatti una delle realtà chiave impegnate nella realizzazione di Hydra, la centrale pilota della multinazionale Rina situata a Castel Romano.

Un cantiere strategico per l'Italia
All’azienda leinicese è stato affidato il montaggio del sistema di tubazioni dell'impianto. Non si tratta di semplice idraulica industriale, ma di realizzare le "arterie" in cui scorrerà l'idrogeno, l'elemento decisivo per la transizione ecologica della siderurgia. L'importanza del cantiere è stata certificata, nei primi giorni di dicembre, dalla visita del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il senatore ha voluto vedere da vicino quello che diventerà uno dei laboratori più avanzati al mondo per una produzione sostenibile.

La tecnologia: addio carbone, benvenuto idrogeno
Il cuore del progetto Hydra è la produzione di "preridotto" (il materiale base per fare l'acciaio) tramite tecnologia alimentata a idrogeno. È una vera rivoluzione: invece di usare il carbone negli altiforni, processo altamente inquinante, si usa l'idrogeno per "pulire" il ferro dall'ossigeno, rilasciando come scarto solo vapore acqueo. "Il progetto Hydra rappresenta una delle piattaforme più avanzate su cui puntare per costruire il futuro della siderurgia e garantire al Paese una produzione di acciaio sostenibile", ha dichiarato il Ministro Urso durante il sopralluogo.

L'obiettivo: salvare l'ex Ilva di Taranto
Hydra servirà come modello per la piena decarbonizzazione del polo siderurgico dell’ex Ilva di Taranto. "La produzione di preridotto sarà un elemento chiave: quanto emergerà da questo progetto avrà risvolti decisivi per il rilancio del gruppo e del polo pugliese", ha aggiunto il Ministro. In sintesi: ciò che si sta costruendo oggi con il know-how piemontese servirà domani a salvaguardare migliaia di posti di lavoro e l'ambiente nel sud Italia.

Un investimento da 110 milioni di euro
L'impianto pilota, realizzato presso il Centro Sviluppo Materiali (CSM), comprende anche un forno elettrico di nuova generazione e sarà completato nei prossimi mesi. Il progetto, del valore complessivo di 110 milioni di euro e approvato dalla Commissione Europea nell’ambito dell’IPCEI Idrogeno, coinvolge un team dedicato di 120 ingegneri. Grazie alla logica di open innovation, Hydra sarà una piattaforma indipendente a disposizione di tutta la filiera siderurgica, fungendo anche da polo di formazione per le competenze su trasporto, stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno.

Per la Morello Srl questo intervento rappresenta un deciso passo in avanti: la conferma che le PMI del territorio non sono solo esecutori, ma partner indispensabili nelle sfide tecnologiche globali.

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