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14 Dicembre 2025 - 14:57
Un gesto che vale una dichiarazione: Torino manda i suoi autobus a Kharkiv
Il Comune di Torino rafforza il proprio sostegno all’Ucraina con un gesto concreto e altamente simbolico: l’invio di cinque autobus verso la città di Kharkiv, duramente colpita dal conflitto. I mezzi, appartenenti alla Gtt e destinati alla dismissione, inizieranno il trasferimento in serata, seguendo una linea di collaborazione già avviata lo scorso settembre, quando altri dieci autobus erano stati inviati nella stessa direzione.
A spiegare il significato dell’operazione è il sindaco Stefano Lo Russo, che affida a un post su Facebook una riflessione dal forte contenuto politico e valoriale: «Torino e l’Ucraina continuano a essere unite, e la nostra città fa sentire concretamente la propria vicinanza a un popolo che resiste ogni giorno all’aggressione: difende la propria libertà e, difendendola, difende anche i nostri valori europei di libertà e democrazia».
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Un messaggio che lega il gesto amministrativo al contesto internazionale, sottolineando come l’iniziativa vada oltre la semplice donazione di mezzi. Secondo il primo cittadino, si tratta di una scelta mirata e consapevole: «Abbiamo scelto di dare il nostro contributo concreto trasformando un fine ciclo in una nuova opportunità: mezzi che a Torino sarebbero stati dismessi trovano oggi una nuova vita sulle strade di Kharkiv, dove possono continuare a essere utili alla comunità».
L’operazione non si fermerà qui. È già previsto un nuovo invio di altri cinque autobus il 9 gennaio, mentre il piano complessivo punta a raggiungere quota 40 mezzi entro l’estate. Un flusso costante che consolida il rapporto tra Torino e Kharkiv, trasformando la logistica urbana in uno strumento di cooperazione internazionale.
Il messaggio del sindaco accompagna anche un video che documenta le fasi di carico degli autobus nel deposito Gtt del Gerbido, immagini che mostrano concretamente la partenza dei mezzi verso l’Ucraina. Autobus che, seppur arrivati al termine del loro ciclo operativo in città, sono destinati a tornare in servizio in un contesto segnato dall’emergenza e dalla ricostruzione quotidiana.
Un’operazione che intreccia mobilità, politica e solidarietà internazionale, e che colloca Torino tra le città italiane impegnate a sostenere l’Ucraina non solo con dichiarazioni, ma con atti tangibili.
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