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10 Dicembre 2025 - 13:50
Smog oltre soglia a Torino: mercoledì semaforo arancione, giovedì rosso. Venerdì stop alle limitazioni per sciopero (foto di repertorio)
La cappa che da giorni grava su Torino si ispessisce, trasformando l’orizzonte urbano in una fotografia immobile e opaca. Le centraline registrano un accumulo costante di PM10, e oggi anche le simulazioni previsionali certificano il sorpasso della soglia critica. L’Arpa Piemonte ha confermato tre giorni consecutivi oltre i 75 microgrammi per metro cubo, il limite che fa scattare il livello rosso del semaforo antismog. Da domani il capoluogo entrerà quindi nel regime più severo delle misure temporanee sulla qualità dell’aria.
Un esito tutt’altro che inatteso. L’assenza di pioggia, l’inversione termica persistente e la stagnazione dell’aria continuano a rendere Torino una delle città italiane più esposte all’accumulo di polveri sottili. L’inverno 2025 procede così in perfetta continuità con le stagioni precedenti: basta qualche giorno di meteo sfavorevole perché la situazione si deteriori rapidamente.
Il passaggio al livello 2 estende ora il blocco ai diesel Euro 5, sia per il trasporto privato sia per le merci, sommando questa restrizione alle limitazioni strutturali già operative in città. Resta invariata la fascia oraria, dalle 8 alle 19, ogni giorno. Una scelta che pesa sulla mobilità dei cittadini e sulla logistica urbana, dove una quota ancora significativa dei mezzi utilizza motorizzazioni finite nel perimetro dello stop.
Venerdì, tuttavia, la regola subirà un’eccezione. Il Comune ha annunciato la sospensione delle limitazioni in concomitanza con lo sciopero del trasporto pubblico locale, previsto per la stessa giornata. La decisione nasce dall’esigenza di evitare un corto circuito nei collegamenti urbani: bloccare la circolazione proprio mentre autobus e metropolitana resteranno fermi avrebbe rischiato di paralizzare Torino. Una parentesi necessaria, che però non modifica la gravità dello scenario ambientale né interrompe la sequenza che ha portato la città al livello rosso.
Come di consueto, gli aggiornamenti sul colore del semaforo arriveranno nei tre giorni di controllo fissati — lunedì, mercoledì e venerdì — con applicazione delle misure dal giorno successivo. Se i valori previsionali resteranno sopra soglia, il livello rosso rimarrà attivo con tutte le conseguenze già previste.
Oltre ai risvolti tecnici, si ripropone il nodo politico e strutturale: Torino continua a fare i conti con un equilibrio fragile, segnato da traffico elevato, morfologia urbana sfavorevole, condizioni meteo spesso complicate e una transizione verso veicoli più puliti ancora lenta. Le misure temporanee contengono i picchi, ma non bastano a modificare un trend radicato da anni.
Nell’immediato resta l’urgenza. Una città che fatica a respirare è costretta a rallentare. E domani, con il semaforo rosso attivo, Torino lo farà.
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