A Rivalta uno dei più grandi impianti fotovoltaici su parcheggio: un nuovo passo verso la decarbonizzazione

Un parcheggio che diventa centrale energetica, un’area industriale che si trasforma in piattaforma di energia rinnovabile, un investimento che segna un passaggio concreto nella strategia di decarbonizzazione del comparto aerospaziale piemontese. L'annuncio è arrivato oggi: a Rivalta di Torino, all’interno dello storico sito produttivo di Avio Aero, Edison Next ha realizzato uno dei più grandi impianti fotovoltaici su parcheggio d’Italia: una struttura da 3,6 MW di potenza, estesa su 32 mila metri quadrati, in grado di generare 4,5 GWh all’anno.

La produzione coprirà una parte significativa del fabbisogno elettrico dello stabilimento, con energia destinata quasi interamente all’autoconsumo. Il vantaggio ambientale è immediato: l’impianto consentirà di evitare ogni anno l’emissione in atmosfera di quasi 2.000 tonnellate di CO₂, un abbattimento che assume un peso particolare in un territorio che negli ultimi anni ha accelerato sulle politiche ambientali applicate all’industria.

Per Edison Next, società del gruppo Edison dedicata ai servizi energetici avanzati e alla transizione ecologica, l’intervento rappresenta un banco di prova e, insieme, un modello replicabile. «La realizzazione di questo nuovo impianto fotovoltaico rappresenta un traguardo importante: non solo contribuiamo concretamente al percorso di sostenibilità di un’importante realtà industriale italiana, ma diamo impulso alla diffusione di impianti di grande scala su parcheggio», afferma Marco Steardo, direttore Industry della società. Una scelta che, oltre ai vantaggi energetici, ridisegna fisicamente il paesaggio industriale, trasformando superfici asfaltate in coperture attive dal punto di vista produttivo.

Dal lato di Avio Aero, azienda strategica del gruppo GE Aerospace e player di riferimento nella propulsione aeronautica, il progetto si inserisce in una politica ambientale più ampia. «Con l’installazione dei pannelli fotovoltaici anche nel nostro sito di Rivalta di Torino, Avio Aero conferma il proprio impegno a 360 gradi per la riduzione delle emissioni», dichiara Damiano Mazzotta, Site Leader dello stabilimento. «L’impianto realizzato da Edison Next ci consente di contribuire alla decarbonizzazione riducendo le emissioni legate ai consumi elettrici del sito e, al tempo stesso, di coprirne in parte il fabbisogno energetico con energia rinnovabile».

La struttura, completamente integrata sul parcheggio aziendale, rappresenta una soluzione che evita consumo di suolo, ottimizza aree già impermeabilizzate e crea sistemi di copertura capaci di migliorare anche il comfort degli spazi di sosta, oltre a produrre energia pulita. Una modalità di installazione che sta trovando crescente interesse nei grandi complessi produttivi, soprattutto dove gli spazi disponibili sono ampi ma vincolati a funzioni logistiche.

L’impianto di Rivalta arriva in un momento in cui il Piemonte sta spingendo molto sia sulle energie rinnovabili sia sulla decarbonizzazione del settore industriale, con obiettivi che richiedono un coinvolgimento forte dei privati e dei grandi gruppi manifatturieri.

La sinergia tra una utility energetica e un gigante della meccanica avanzata offre un segnale: nel distretto torinese l’innovazione non si limita al prodotto, ma investe sempre più la sostenibilità dei processi. E le coperture fotovoltaiche dei parcheggi, da elementi marginali, diventano infrastrutture strategiche.

La produzione sarà monitorata costantemente e integrata nei sistemi di gestione energetica del sito, con l’obiettivo — già dichiarato — di valutare ulteriori ampliamenti e nuove applicazioni di energia rinnovabile in altri stabilimenti del gruppo.

Un progetto che segna un cambio di passo: dall’attenzione alla riduzione dei consumi alla produzione diretta di energia pulita, un tassello essenziale per un settore che guarda alla competitività globale attraverso la traiettoria della sostenibilità.

Piemonte accontentato? I 23 milioni del MUR riaprono il dubbio sul futuro della ricerca che non basta mai

Università e centri scientifici festeggiano, ma il divario con i poli più forti resta evidente

Chernobyl, il colpo di drone che fa tremare l’Europa: l’arco non sigilla più il Reattore 4

La AIEA conferma: il Nuovo Confinamento Sicuro è ferito e non garantisce più il pieno confinamento. Nessun rilascio di radiazioni, ma il rischio cresce nel tempo. Servono lavori urgenti, fondi internazionali e una corsa contro l’inverno

Comunità energetiche, la maggioranza fa la rivoluzione con 1,2 milioni e sette anni di ritardo. Pd e M5s: “Una legge tappabuchi spacciata per svolta epocale”

Il centrodestra canta vittoria dopo aver dimenticato per anni la legge del 2018 che aveva reso il Piemonte un modello nazionale. Le opposizioni lo riportano alla realtà: “Risorse ridicole, tagli del Governo Meloni per 1,4 miliardi, territorio lasciato solo. Oggi si celebra ciò che poteva essere e non è stato”.