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09 Dicembre 2025 - 13:28
Torino innalza il livello antismog: stop ai diesel Euro 5, l’aria torna osservata speciale (foto d'archivio)
L’aria di Torino torna a farsi pesante e il semaforo antismog si colora nuovamente di arancione. Da domani, mercoledì 10 dicembre, la città applicherà le limitazioni temporanee del livello 1, dopo che le previsioni di Arpa Piemonte hanno indicato il superamento per tre giorni consecutivi della soglia dei 50 microgrammi di PM10 per metro cubo. È il meccanismo previsto dall’accordo regionale sulla qualità dell’aria, che scatta automaticamente quando le polveri sottili mostrano una tendenza al rialzo prolungata.
Il blocco più rilevante riguarda i diesel Euro 5, che dovranno fermarsi dalle 8 alle 19, sette giorni su sette, festivi compresi. Una misura che incide su una larga fetta del parco circolante e che si inserisce in un quadro già fitto di limitazioni permanenti. Il divieto, inoltre, estende l'effetto anche ai veicoli dotati di Move In, il sistema che consente deroghe chilometriche durante l’anno ma che resta comunque soggetto ai blocchi temporanei quando scatta l’allerta arancione. La lettura è semplice: nei giorni in cui l’accumulo degli inquinanti supera le soglie critiche, nessuna deroga è prevista.
Gli effetti si estendono anche ai diesel Euro 3 ed Euro 4, già oggetto di restrizioni strutturali, ora bloccati anche il sabato e la domenica nella medesima fascia oraria. Per il trasporto merci lo stop coinvolge Euro 3, Euro 4 ed Euro 5, un segmento delicato perché tocca direttamente l’economia quotidiana della città, dalla distribuzione alle attività artigiane. Le restrizioni agiranno come un freno temporaneo alla mobilità motorizzata, nella speranza di ridurre in tempi rapidi il picco emissivo che si sta consolidando.
A determinare l’attivazione del livello 1 è stata la combinazione tra condizioni meteorologiche stabili, scarsa ventilazione e aumento progressivo delle polveri sottili. La soglia di 50 µg/m³ non è nuova alla città, soprattutto nei mesi invernali, ma il fatto che si siano verificati tre giorni consecutivi di superamento ha fatto scattare il protocollo regionale. Ogni settimana Torino effettua tre giornate di controllo — lunedì, mercoledì e venerdì — e ogni eventuale cambiamento entra in vigore il giorno successivo. Domani, dunque, non solo scatteranno le restrizioni, ma si conoscerà anche l’andamento del livello di allerta per le giornate successive.

L’obiettivo dichiarato è la tutela della salute pubblica. Le polveri sottili sono da anni il nodo più critico della pianura padana, e l’attivazione del livello arancione rappresenta il tentativo di interrompere l’accumulo in un momento stagionale delicato. È una scelta che pesa su cittadini, lavoratori e imprese, ma che rientra in un equilibrio complesso: contenere l’inquinamento mantenendo al tempo stesso una mobilità urbana sostenibile. Le amministrazioni ribadiscono che si tratta di misure temporanee, destinate a essere rimodulate non appena i dati di Arpa Piemonte segnaleranno un miglioramento.
Il quadro resta comunque fluido. La giornata di domani è una delle tre verifiche settimanali e potrà confermare, attenuare o rafforzare il livello di allerta. Se i modelli previsionali continueranno a registrare valori oltre soglia, il livello arancione resterà attivo almeno fino a venerdì, quando è previsto il successivo aggiornamento. In caso contrario, la città potrà tornare al regime ordinario, sospendendo i blocchi più rigidi.
Nelle prossime ore, dunque, Torino rimane in attesa dei nuovi dati. Ma una certezza c’è già: l’inverno è appena iniziato e il tema dell’inquinamento atmosferico tornerà inevitabilmente a scandire la vita urbana, perché la qualità dell’aria non conosce tregue stagionali e richiede interventi costanti, calibrati e verificati giorno per giorno.
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