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Antiqua chiude la trentesima edizione a San Raffaele Cimena con l’Ensemble ArsBaroca

Antiqua chiude in bellezza a San Raffaele Cimena con un viaggio nella Dresda barocca tra Zelenka e Heinichen: una serata di grande musica antica

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Antiqua chiude la trentesima edizione a San Raffaele Cimena con l’Ensemble ArsBaroca

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La stagione Antiqua 2025, storica rassegna di musica antica dell’Accademia del Ricercare, si prepara a salutare il suo pubblico con un ultimo appuntamento ad alto valore artistico. Giovedì 12 dicembre, alle 21.15, la Chiesa di San Raffaele Arcangelo di San Raffaele Cimena ospiterà il concerto conclusivo, affidato all’Ensemble ArsBaroca, formazione specializzata nel repertorio barocco europeo. Il programma scelto per l’occasione, “Trio sonate nella scuola di Dresda – Zelenka e Heinichen collaboratori”, è un omaggio a una stagione luminosa della musica strumentale del Settecento e a due figure che ne furono protagoniste.

L’ingresso sarà gratuito, con possibilità di prenotazione via e-mail all’Accademia del Ricercare.

Al centro della serata ci saranno quattro sonate, firmate da Johann David Heinichen e Jan Dismas Zelenka, compositori che segnarono profondamente l’attività della Cappella Reale Elettorale di Sassonia e Polonia. Tra la fine del Seicento e la metà del Settecento, sotto i regni di Augusto il Forte e Federico Augusto II, la cappella conobbe una stagione di prosperità unica, con un organico ricco e una direzione musicale affidata a maestri come Pisendel, Lotti e gli stessi Heinichen e Zelenka. Un ambiente colto, cosmopolita, capace di raccogliere influenze italiane, francesi e tedesche.

Il programma del concerto

L’Ensemble ArsBaroca proporrà:

  • Zelenka – Sonata n.3 in Si♭ maggiore (Adagio – Allegro – Largo – Allegro)

  • Heinichen – Sonata 258 in Do minore (Vivace – Largo – Presto)

  • Heinichen – Sonata 260 in Re maggiore (Largo – Allegro – Largo – Allegro)

  • Zelenka – Sonata n.2 in Sol minore (Andante – Allegro – Andante – Allegro)

Il gruppo sarà composto da Yayoi Masuda al violino, Arianna Zambon all’oboe, Lorenzo Fantinuoli al violoncello, Claudia Ferrero al clavicembalo e Laura La Vecchia alla tiorba.

Heinichen: il talento precoce conquistato dall’Italia

Nato in Sassonia nel 1683, Johann David Heinichen mostrò fin da giovanissimo un talento non comune nella composizione e nella direzione. La sua formazione avvenne a Lipsia, sotto la guida dei Kantor Schelle e Kuhnau, ma fu il lungo soggiorno in Italia tra il 1710 e il 1717 a determinarne lo stile. Frequentò Venezia e Roma, assimilò la scrittura italiana grazie a maestri come Gasparini, Lotti e probabilmente Vivaldi, e ottenne un successo significativo già nel 1713 con la rappresentazione di due sue opere.

Questa fama lo rese figura ideale per la corte di Federico Augusto II, che lo chiamò a Dresda come Kapellmeister. Oltre alla produzione musicale, Heinichen lasciò anche contributi teorici importanti, come un trattato sul basso continuo e la sistematizzazione di quello che oggi conosciamo come circolo delle quinte. Gli ultimi anni della sua vita furono segnati dalla malattia, durante la quale fu spesso affiancato da Zelenka.

Zelenka: originalità, contrappunto e una vita in ombra

Jan Dismas Zelenka, nato nel 1679 nell’attuale Repubblica Ceca, studiò a Praga e poi a Vienna, dove ebbe per maestro Johann Joseph Fux. Completò la sua formazione in Italia, con soggiorni a Napoli e Venezia, luoghi nei quali entrò probabilmente in contatto con Scarlatti e Lotti. Il suo trasferimento a Dresda, nel 1719, lo collocò al fianco di Heinichen come vicedirettore della cappella.

Nonostante il ruolo subordinato, Zelenka godette della stima dei maggiori musicisti dell’epoca, da Telemann a Pisendel fino a Johann Sebastian Bach, che ne apprezzava la complessità contrappuntistica e l’invenzione timbrica. Le sue sonate, caratterizzate da audacia armonica e grande intensità espressiva, riflettono la fusione tra la tradizione boema, la scuola italiana e l’eredità della polifonia tedesca.

Il concerto del 12 dicembre rappresenterà quindi l’ultimo tassello della trentesima edizione di Antiqua, rassegna che da trent’anni porta nel Piemonte musiche di rara esecuzione, strumenti storici e approcci filologici. L’Ensemble ArsBaroca offrirà un percorso raffinato nella Dresda barocca, restituendo l’atmosfera di una delle corti musicali più brillanti d’Europa.

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