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A Torino spuntano 250 alberi di Natale creati dai bambini: Lucento si trasforma in un bosco diffuso che invade cancelli, scuole, castelli e una Rsa

Dal 2017 un quartiere che cresce attorno all’arte dei più piccoli: quattro installazioni natalizie, 250 opere e un’intera comunità che celebra la creatività infantile

Lucentoinfesta - Tavolo di Lucento  (FB)

Lucentoinfesta - Tavolo di Lucento (FB)

Il Bosco degli Alberi di Natale torna a crescere a Lucento e lo fa come non era mai accaduto prima: quest’anno saranno 250 gli alberi creativi installati sulle cancellate del quartiere, trasformando la zona in un percorso natalizio diffuso che unisce scuole, centri culturali, strutture per anziani e persino un castello. Un progetto nato nel 2017 dal Tavolo culturale di Lucento insieme alle insegnanti delle scuole materne ed elementari, che allora distribuirono ai bambini piccole sagome di alberi natalizi da decorare e restituire, per essere esposte sulla cancellata del Centro culturale Principessa Isabella in via Verolengo 212.

L’iniziativa, accolta con entusiasmo sin dalla prima edizione, è cresciuta di anno in anno, coinvolgendo nuove scuole, associazioni, famiglie e realtà educative. Il risultato è diventato una tradizione attesa dal quartiere, un rito collettivo che unisce generazioni attraverso la creatività dei più piccoli.

Quest’anno il Bosco non si limiterà alla sede storica: le installazioni compariranno su quattro cancellate simboliche del territorio. Oltre al Centro culturale Isabella, gli alberi decorati verranno montati all’ingresso del Castello di via Pianezza 123, sulla cancellata della scuola media Pola in via Foglizzo 15 e lungo l’accesso della Rsa Casa Serena in corso Lombardia 115. Una mappa di colori che accompagnerà i passanti per tutto il periodo natalizio.

La mattina del 10 dicembre, come da tradizione, i bambini consegneranno le loro creazioni ai volontari del Tavolo culturale, dando inizio ufficiale all’allestimento dei quattro Boschi degli Alberi di Natale. Le installazioni resteranno visibili fino alla metà di gennaio e diventeranno, come ogni anno, uno degli sfondi più fotografati del periodo, tra selfie, passeggiate e scoperte artistiche.

Un progetto semplice e potentissimo, che dimostra come un quartiere possa trasformarsi attraverso l’immaginazione dei più piccoli e come l’arte, anche quando nasce da cartone, colla e colori, possa diventare un simbolo di comunità.

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