Ivrea, la polvere da scrollarsi di dosso

La notizia del primato del Liceo Botta tra i licei della provincia di Torino mi ha fatto molto piacere. Non solo in quanto ex frequentatore di quelle aule e di quei corridoi, ma soprattutto in quanto eporediese.

Eduscopio, piattaforma che elabora i dati di tutti gli istituti superiori della provincia e stila le classifiche, anche quest’anno, ha riservato posti di prim’ordine per gli istituti canavesani ed eporediesi, dimostrando che la tanto vituperata provincia ha poco da invidiare alla grande città.

Ecco le migliori scuole della provincia di Torino. Liceo Botta al primo posto

Eduscopio è tornato, puntuale come una scadenza fiscale e altrettanto decisivo per il destino di migliaia di studenti e famiglie. Ogni anno la piattaforma gratuita della Fondazione Agnelli, online dal 2014, elabora una gigantesca quantità di dati per capire che cosa succede davvero ai diplomati italiani dopo aver varcato il portone della scuola superiore. Non è una semplice classifica: è una radiografia precisa del sistema scolastico, che misura come vanno i ragazzi all’università, quanti trovan

La miglior scuola d’Italia non è in una grande città: il Ferrari di Este travolge le metropoli e domina Eduscopio 2025

Licei scientifici e classici rimescolano le gerarchie: Fondazione Agnelli analizza oltre un milione di diplomati

Ma simili risultati non devono solo essere motivo d’orgoglio: devono diventare una delle colonne portanti di una visione a lungo termine per un radicale cambiamento di prospettiva.

Un’istruzione di alto livello, affiancata dai servizi e dalla qualità della vita che il nostro territorio dovrebbe saper offrire, contribuirebbe certamente ad accrescere la capacità di attrarre nuove persone e non far scappare quelle che già abitano la nostra città.

E allora, cosa manca? Tanto.

Lavoro, commercio, cultura e, non ultima per importanza, la consapevolezza di poter essere veramente attrattivi.

Perché l’idea che Ivrea sia vista (soprattutto dagli Eporediesi) come una statuina di porcellana in una vetrina – bella, vecchia, polverosa e inutile – deve essere spazzata via.

E per farlo serve una classe dirigente politica che abbia il coraggio di dirlo e una visione lungimirante per traghettarci verso il futuro.

L’attuale, evidentemente, non è nemmeno lontanamente in grado di farlo.

Abbiamo tutti, anche urgentemente, il bisogno di un sogno. Il sogno che Ivrea sia in grado di togliersi di dosso la polvere e sfruttare appieno le sue grandi potenzialità.

Altrimenti non si va da nessuna parte.

ALTRI EDITORIALI DI ANDREA CANTONI CLICCA QUI