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02 Dicembre 2025 - 22:08
Torino alza la tassa di soggiorno: esplode la rabbia degli albergatori (foto di repertorio)
Torino aumenta la tassa di soggiorno e il settore ricettivo insorge. La decisione della Giunta comunale, che ora dovrà passare in Consiglio, modifica in modo sensibile i costi per chi pernotta in città. I b&b e gli affitti brevi passeranno da 2,30 a 3,80 euro a notte. Negli hotel l’aumento segue la classificazione: per i tre stelle si sale da 2,80 a 3,50 euro, per i quattro stelle da 3,70 a 4,40 euro. Restano invariati i cinque stelle, già al limite massimo consentito.
Il provvedimento arriva in un momento favorevole per il turismo cittadino. Il Piemonte ha registrato 2,9 milioni di arrivi e oltre un terzo si concentra proprio su Torino e cintura. È su questo trend che il Comune punta per aumentare il gettito, che oggi si aggira attorno ai 10 milioni di euro annui.
Gli albergatori però rifiutano la misura. Federalberghi Torino parla di una tassa “profondamente iniqua”, che colpisce soltanto le strutture ricettive e i loro clienti. Un giudizio netto, che riflette la preoccupazione di un comparto che teme ripercussioni sui flussi e sulla competitività della città.
Anche Assohotel-Confesercenti definisce l’aumento “ingiustificato”, pur riconoscendo un elemento positivo: l’impegno del Comune a destinare il maggior incasso al sostegno delle attività e alla promozione turistica. Ma il malcontento resta forte, soprattutto perché gli operatori lamentano di non essere mai stati realmente coinvolti nelle scelte.
Dal Comune la linea è opposta. L’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli sostiene che l’adeguamento fosse diventato necessario per finanziare nuovi interventi destinati al turismo. L’assessore al Turismo Domenico Carretta parla di una “tassa di scopo”, pensata per rafforzare servizi e standard in una città che sta crescendo nella capacità di attrarre eventi e visitatori.
La delibera introduce anche tre cambiamenti rilevanti: l’esenzione per persone con disabilità grave e accompagnatore, l’esenzione per Polizia, Vigili del Fuoco e Forze Armate durante le attività di ordine pubblico, e un nuovo conteggio dei pernottamenti tassati su base annuale, non più trimestrale.
Lo scontro ora è aperto. Torino punta a consolidare il proprio ruolo turistico. Gli albergatori temono l’effetto opposto. E il dibattito sulla tassa di soggiorno diventa il simbolo di una domanda più ampia: come far crescere una città senza penalizzare chi la vive e chi la sceglie.
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